Al via il primo campo di E!state Liberi a Bologna sui beni confiscati
Lunedì 9 luglio prende il via il primo campo di E!state Liberi organizzato da Libera Bologna rivolto a ragazze e ragazzi dai 18 anni in su provenienti da tutta Italia.
Il campo non si svolgerà su un bene confiscato, ma avrà come tema centrale i beni confiscati e l’informazione. A Bologna e provincia, infatti, sono tanti i beni confiscati alle mafie, anche in pieno centro: Galleria Falcone e Borsellino, via Boccaccio, via Galliera, via Matteotti, via Poe. Eppure, nonostante questi importanti segni della presenza mafiosa nel capoluogo emiliano, non c’è da parte della cittadinanza una consapevolezza reale della situazione della città e, inoltre, il riutilizzo sociale di questi beni per molti aspetti non sta funzionando.
Fondamentale è, quindi, studiare la situazione di questi beni confiscati, capendo e facendo capire quali sono state le difficoltà e quali i prossimi passi da fare, per fare in modo che quella legge a cui si è arrivati con la raccolta di un milione di firme da parte di Libera – la legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati – funzioni davvero, anche in territori non caratterizzati da una tradizionale presenza mafiosa, ma che sono diventati importantissimi luoghi di azione e di guadagno delle associazioni criminali.
Questo sarà il compito dei 16 partecipanti al campo, che studieranno carte e documenti, visiteranno i beni, faranno interviste e incontri di formazione, per approfondire la situazione di Bologna e capire i meccanismi che portano ad un riutilizzo virtuoso dei beni confiscati, ancora difficile nel Comune: su 11 beni confiscati – di cui 7 appartamenti e 4 garage -, solo 2 sono riutilizzati.
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