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Il Governo dovrà arginare il processo di narcotizzazione

Piero Innocenti il . L'analisi

ROVIGO - 22/10/2004 Conferenza stampa dei carabinieri per illustrare l'operazione che ha portato all'arresto ed al sequestro di trafficanti di droga in altopolesine. foto © Luca Biasioli

È un mare molto pescoso quello in cui nuotano trafficanti e spacciatori di stupefacenti. In Italia, in Europa, nel mondo. Si gettano le reti e non ci vuole molto per tirarle su con pesci di varie dimensioni. E questo durante tutto l’anno perché in questo tipo di pesca non c’è un momento di sospensione dovuta al cosiddetto “fermo biologico” che si ha quando, per esempio, dalle nostre parti, nel mare Adriatico, si sospende per un paio di mesi in genere l’attività dei pescherecci per consentire la riproduzione.

Nel mondo dei trafficanti di droghe non c’è un attimo di tregua. Si “lavora” ogni giorno, ogni ora, in gran parte delle piazze italiane. Abbiano più volte scritto sul punto e sulla drammatica diffusione di ogni tipo di stupefacente che si va rilevando nel nostro paese che, a livello UE, occupa le primissime posizioni in questa non invidiabile classifica. L’auspicio è che il nuovo Governo, dopo le recenti elezioni, voglia affrontare con la dovuta determinazione e consapevolezza un fenomeno criminale così devastante come quello del narcotraffico che sta letteralmente “narcotizzando” una fetta consistente del nostro paese e danneggiando seriamente la salute di molti giovani.

Giovani che, talvolta, vengono usati da ignobili genitori come “trasportatori” dello stupefacente, come è accaduto nei giorni scorsi in Valsugana dove la polizia di Trento, al termine di indagini concluse con l’arresto di diciotto persone, ha accertato che uno si serviva del figlio minorenne per la consegna della “merce”. Ci sono poi i casi di giovani ragazze che in cambio di alcune dosi di cocaina, hashish o marijuana, cedevano il proprio telefono cellulare o offrivano sesso in cambio della droga. È quanto emerso nella operazione condotta dalla squadra mobile di Ragusa a fine febbraio scorso che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere di 12 persone, anche minorenni, che spacciavano droghe in una delle piazze cittadine. E, sempre per restare in Sicilia, ancora un blitz, stavolta dei carabinieri che a Siracusa hanno messo le manette a sedici persone che avevano allestito un vero supermarket della droga aperto nelle 24 ore.

Ignobile anche lo sfruttamento dei bambini rom costretti dai genitori a nascondere addosso le dosi delle droghe per superare indenni i controlli delle forze di polizia nelle zone reggine e vibonesi. Quindici le persone finite in carcere, tra cui alcune donne, al termine della inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale di Catanzaro. Donne che, in alcuni casi, decidono di organizzarsi in proprio, senza alcuna “ingombrante” presenza maschile, come è accaduto a Casoria dove la polizia ha messo fine ad una fiorente attività di spaccio di cocaina ad opera di cinque donne tutte legate da parentela.

Vanno anche le droghe sintetiche come è testimoniato dagli oltre 5kg di ecstasy occultate a bordo di un’auto condotta da un francese arrestato alcuni giorni fa a Milano dalla polizia. Polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza (oltre alle dogane, nelle zone confinarie) che continuano con la loro battaglia antidroga in una guerra, in realtà, persa da tempo. Così, sono sempre i dati statistici mensili elaborati il 5 febbraio scorso (relativi al mese di gennaio 2018) dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA-Dipartimento della Pubblica Sicurezza), a ricordare a tutti come procede, in questo scorcio di anno, l’attività di repressione nello specifico comparto – la relazione sull’attività antidroga del 2017 sarà diffusa, come sempre, a primavera inoltrata.

3.739,619 i chilogrammi di stupefacenti complessivamente sequestrati su tutto il territorio nazionale, in prevalenza hashish (2.141,027kg) e marijuana (1.480,435kg) e soltanto 77,702kg di cocaina e 37,098kg di eroina. Da annotare che oltre la metà dei sequestri di hashish è avvenuta a Palermo (1.501,949kg) dove pure sono stati intercettati 20,735kg di cocaina, mentre il più consistente sequestro di marijuana si è avuto a Catania (244,292kg). A Torino, invece, si e avuto il maggior numero di piante di marijuana sequestrate (2.000) ed il maggior quantitativo di pasticche di ecstasy ( 470 sul totale nazionale di 658). Varese si conferma una buona piazza per l’eroina (16,300kg sequestrati nel mese), seguita da Bari (5,488kg) e da Macerata (3,020kg). Per i sequestri di cocaina, dopo Palermo si piazzano Roma con 15,399kg, Bologna con 7,008kg e Como con 4,125kg. Quantitativi ancora modesti che, tuttavia, già a febbraio sono notevolmente aumentati. Sul totale di 2.433 persone denunciate all’autorità giudiziaria 989 sono risultati stranieri e 109 minori.

L’azione di contrasto al narcotraffico nel 2017

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