Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: vogliamo verità e giustizia
Una pagina di Facebook dedicata all’inviata del Tg3 Ilaria Alpi e al telecineoperatore Miran Hrovatin:è una delle iniziative presentate nel 24° anniversario dell’agguato compiuto il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio, in Somalia. un delitto deciso per fermare l’inchiesta che Ilaria stava conducendo sui traffici di rifiuti, di armi e sugli interessi inconfessabili che li muovono.
La pagina Facebook nasce dalla volontà del Comitato di Redazione del Tg3 e di Libera Informazione di continuare a chiedere verità e giustizia per Ilaria e Miran, che le istituzioni non interrompano e, anzi, riprendano con decisione la ricerca per scoprire motivazioni, obiettivi e mandanti del duplice omicidio.
Il Comitato di Redazione del Tg3 e Libera Informazione, si battono per il diritto dei cittadini ad una informazione libera, trasparente, capace di andare in profondità. E questo vale naturalmente anche per il caso dei nostri colleghi Ilaria e Miran.
I giornalisti del Tg3 e Libera Informazione, con la Federazione Nazionale della Stampa e il sindacato dei giornalisti della Rai, l’Usigrai, chiedono non solo che vengano individuati mandanti e killer, ma anche i nomi di chi ha voluto e gestito l’articolata azione di inquinamento delle prove e dei fatti che ha segnato questa vicenda. Una manovra di depistaggio durata per oltre 20 anni che non è un’invenzione giornalistica o pura dietrologia, ma verità processuale.Ci sono elementi precisi che emergono dalla sentenza della Corte d’Appello di Perugia che ha assolto il somalo Hashi Omar Hassan, un innocente rimasto in carcere per 16 anni, accusato da un falso testimone di essere un componente del commando entrato in azione a Mogadiscio.
La sentenza di Perugia ha portato alla luce un disegno volto a nascondere gli elementi raccolti da Ilaria con il suo lavoro. Sono necessarie e possibili nuove attività di indagine, non solo sul versante giudiziario ma anche attraverso una nuova commissione parlamentare che segua le tracce,raccolga i numerosi spunti investigativi offerti dal lavoro della Commissione di Inchiesta sul Ciclo Illegale dei Rifiuti e dai documenti che sono stati desecretati negli ultimi anni.
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