Don Ciotti sull’approvazione del reddito d’inclusione
«È una buona notizia il via definitivo al reddito d’inclusione, ma non può farci dimenticare la dimensione e la diffusione della povertà assoluta del nostro Paese.
Questa misura si rivolge infatti a 660 mila famiglie, là dove il numero complessivo è 1,8 milioni (4,6 milioni di cittadini). Quindi solo un primo passo, per quanto significativo, a cui ne devono seguire altri e con la stessa urgenza di quelli fatti quando si è trattato di mettere capo alle “sofferenze economiche” prodotte da una finanza irresponsabile.
La lotta alla povertà è un problema prioritario della democrazia, che non può sussistere quando le disuguaglianze – chiamiamole ingiustizie – superano il livello di guardia. Inclusione non è solo garantire mezzi minimi per il sostentamento, ma mettere le persone nelle condizioni di lavorare, cioè di vivere in libertà e dignità, accorciando le distanze economiche e sociali che ci rendono una comunità fragile, frammentaria e impaurita».
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