NEWS

Beni confiscati per gli sgomberi ma serve nuovo codice antimafia

Avviso Pubblico il . L'analisi

sgomberiAvviso Pubblico ritiene che la proposta del ministero dell’Interno di utilizzare i beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata per l’emergenza abitativa e l’accoglienza, di cui si discuterà domani al Viminale, sia da prendere in considerazione.

Si tratta di una proposta che era già contenuta in un decreto del 2015 del Ministro per le Infrastrutture, che per favorire questi interventi specifici di edilizia abitativa, aveva previsto lo stanziamento per tre anni di complessivi 18 milioni di euro a favore dei comuni capoluogo di Regione o ad alta tensione abitativa.

Esistono inoltre già alcune esperienze di comuni che hanno messo a disposizione beni confiscati per affrontare i temi dell’accoglienza da poter prendere come esempi. Come sottolinea infatti l’Assessore alle politiche per la legalità della Regione Emilia Romagna, Massimo Mezzetti, Vicepresidente di Avviso Pubblico e referente per l’associazione sui beni confiscati, “In Emilia-Romagna e in altre regioni non solo siamo pronti, ma lo stiamo già facendo. Alcune regioni stanno già lavorando in questo senso ma quello che adesso diventa urgente e prioritario, come abbiamo più volte sottolineato come Avviso Pubblico anche attraverso il nostro Appello, è riprendere la discussione sulla riforma del codice antimafia, attualmente ferma in Parlamento”.

“In quel provvedimento ci sono modifiche utili per velocizzare i processi di assegnazione dei beni confiscati ai Comuni interessati da parte dell’Agenzia Nazionale e per risolvere alcuni problemi legati alla comunicazione tempestiva dei dati”, ha concluso il Vicepresidente Mezzetti.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link