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La mafia a Pachino entra in politica

Paolo Borrometi il . Sicilia

pachinoLa mafia a Pachino entra in politica. Consiglieri “amici” eletti nel corso delle ultime elezioni comunali ed il tentativo di inquinarle ulteriormente, poi fallito, con l’elezione di un Sindaco gradito al capomafia.
Il capomafia è lo storico boss Salvatore Giuliano che nel corso delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 (con turno di ballottaggio il 9 giugno) tentava il “colpo grosso”: un Sindaco da lui eletto e qualche consigliere a lui vicino.
Così si legge in un documento ufficiale della Prefettura di Siracusa in nostro possesso e da noi pubblicato in esclusiva: “Si è in particolare accertato il tentativo, non riuscito, da parte di Salvatore Giuliano, personaggio di spicco della criminalità organizzata locale, recentemente scarcerato, di fare eleggere un Sindaco a lui gradito. Tale progetto era, evidentemente, finalizzato ad ottenere favori dall’amministrazione comunale, quali l’aggiudicazione d’appalti, commesse a trattativa privata, posti di lavoro ed altre attività”.
Il vecchio capomafia Salvatore Giuliano appoggiava in campagna elettorale come candidato consigliere
Salvatore Spataro (nella lista “Unione di Centro – UDC”), suo amico storico e socio in affari che verrà rieletto (nella precedente amministrazione aveva fatto l’assessore comunale) con un importante risultato, mentre il candidato a lui collegato a Sindaco, arrivato al ballottaggio, è stato poi sconfitto dall’attuale sindaco Roberto Bruno.

Va ricordato che la normativa sulle infiltrazioni nei Consigli Comunali parla di accesso ed eventuale scioglimento con il solo “fumus”, quindi con anche solo un voto inquinato: a Pachino c’è addirittura l’elezione del consigliere comunale Salvatore Spataro. Ed oggi, come vedremo nel corso dell’articolo, abbiamo il passaggio in maggioranza dello stesso Spataro e l’avvicinamento fondamentale per l’amministrazione dell’altro consigliere, Massimo Agricola.
E’ per tale ragione che, in quel documento ufficiale, si disse che “si è in particolare accertato il tentativo, non riuscito, da parte di Salvatore Giuliano, personaggio di spicco della criminalità organizzata locale, recentemente scarcerato, di fare eleggere un Sindaco a lui gradito”.
Tentativo non riuscito, quindi. Oggi però cambia tutto: quel consigliere comunale, Salvatore Spataro, è entrato in maggioranza ed è diventato determinante.
L’INDAGINE DELLA POLIZIA SUL COINVOLGIMENTO NEL COMUNE
A seguito di alcune nostre inchieste giornalistiche su Salvatore Giuliano, il 23 novembre del 2016 la Polizia di Pachino concludeva le indagini relative a fatti inerenti la gestione della precedente amministrazione (operazione “Maschere Nude”), con il coinvolgimento – fra gli altri – del già sindaco Paolo Bonaiuto e di due consiglieri comunali in carica, il già citato Salvatore Spataro (che nella passata legislatura era anche assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo) e il consigliere comunale attuale Massimo Agricola, oltre ovviamente al capomafia Salvatore Giuliano.

In quella occasione, giustamente, il Sindaco in carica Roberto Bruno si esprimeva duramente su Facebook, manifestando compiacimento nei confronti della Polizia e scrivendo che: “In merito ai fatti contestati all’ex sindaco e a due consiglieri comunali tutt’ora in carica e che siedono fra i banchi dell’opposizione alla mia amministrazione, a nome della mia Giunta e dei Consiglieri Comunali del PD e di Io Cambio Pachino che compongono la maggioranza, considero gravissimo quanto emerso a seguito delle indagini del Commissariato di Polizia di Pachino e della Procura della Repubblica di Siracusa.
Fatti che – sottolineava l’attuale Sindaco Bruno –, qualora convalidati in sede di dibattimento nelle aule del tribunale, mostrerebbero quale fosse il sistema marcio che con coraggio i cittadini pachinesi hanno scardinato col voto di due anni e mezzo fa”.

Fatti “così gravi” che lo scorso 14 luglio è stato ufficializzato il passaggio in maggioranza del consigliere Salvatore Spataro.
Sì, esattamente quello indagato con il boss Salvatore Giuliano, quello sostenuto da Giuliano nel corso delle ultime elezioni amministrative, quello che il Sindaco Bruno definì come componente del “sistema marcio che con coraggio i cittadini pachinesi hanno scardinato col voto di due anni e mezzo fa”.
“Dopo l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario a Pachino – si legge in un articolo mai smentito da “NUOVO SUD” – viene istituita una “commissione di indagine sul contenzioso fra il Comune e l’impresa per la raccolta rifiuti. La commissione fu istituita con una delibera del 12 giugno ed è
composta dai Consiglieri Runza, Di Pietro, Ristuccia per quanto riguarda l’opposizione mentre a presiederla è Giuseppe Campo consigliere di maggioranza e componente del gruppo politico io cambio Pachino. Salvatore Spataro invece è il rappresentante all’interno della commissione per la maggioranza”.
Se tutto ciò non bastasse, come emerge dagli atti ufficiali del Comune di Pachino (VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 38, SEDUTA DEL 12-07-2017), il Consiglio Comunale cittadino ha adottato il Piano di Riequilibrio proposto dall’amministrazione grazie al voto di Salvatore Spataro ed all’assenza strategica (o quantomeno sospetta) dell’altro consigliere comunale coinvolto negli “affari” con Giuliano (“Maschere nude” insegna), ovvero Massimo Agricola.
Il Piano di Riequilibrio dell’Amministrazione Comunale passa in consiglio con 10 voti a favore (fra cui quello di Salvatore Spataro, ovviamente!), 9 contrari e grazie all’unica assenza di un consigliere. Chi sarebbe il Consigliere?
E’ presto detto: Massimo Agricola.
Due consiglieri comunali che, giustamente, per il Sindaco Bruno facevano parte di “Fatti che mostrerebbero quale fosse il sistema marcio che con coraggio i cittadini pachinesi hanno scardinato col voto di due anni e mezzo fa” ma che oggi inspiegabilmente sono determinanti per la maggioranza.
Quindi, se è vero ciò che si leggeva negli atti della Prefettura di Siracusa, ovvero che “si è in particolare accertato il tentativo, non riuscito, da parte di Salvatore Giuliano, personaggio di spicco della criminalità
organizzata locale, recentemente scarcerato, di fare eleggere un Sindaco a lui gradito”, adesso che il consigliere comunale vicino al boss Giuliano, ovvero Salvatore Spataro (ed anche il consigliere Agricola) è assolutamente determinante per l’Amministrazione comunale, che succederà?
E quale posizione prenderà il sindaco Roberto Bruno, stimato professionista sostenuto dal Partito Democratico che aveva battuto proprio il candidato sindaco “portato” dal boss Giuliano, relativamente a questi fatti? Non riterrà di dover motivare come mai due consiglieri che “dimostravano il marcio della precedente amministrazione” (sempre per citare le sue parole) adesso sostengono la sua di maggioranza? Magari ha qualche informazione che noi non abbiamo (e probabilmente neanche gli inquirenti) di un allontanamento degli stessi dal capomafia Giuliano?
E gli altri Consiglieri Comunali non si ritengono indignati per queste presenze al loro fianco?
Infine, ed è bene sottolinearlo, il consigliere comunale Salvatore Spataro, prima dell’attuale consiliatura, gestiva un bar nella centralissima piazza di Pachino. Oggi Spataro ha venduto quel bar per aprirne un altro – molto più redditizio e strategico – all’interno del mercato all’ingrosso (particolarmente frequentato da Giuliano e sodali). Inoltre nel bar Spataro ha realizzato una vietatissima entrata sulla strada principale.
Perché nessuno del Comune è intervenuto per chiuderla immediatamente?
Sono tutte domande che attendono delle risposte. Nell’attesa, poichè la mafia sembra entrata in politica a Pachino, prima ancora che le Forze dell’ordine i cittadini non possono far finta di nulla.

La Spia

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