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CSM, 19 luglio Plenum con Capo dello Stato e atti Borsellino

Ufficio Comunicazione Istituzionale del Csm il . Brevi

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Mercoledì 19 luglio alle 11.30 il Capo dello Stato presiederà il Plenum del CSM dedicato al ricordo della figura di Paolo Borsellino a 25 anni dalla strage di Via d’Amelio, dove persero la vita anche gli uomini della scorta.

Alla fine del Plenum, che ha all’ordine del giorno la pratica di Sesta Commissione relativa “alla pubblicazione degli atti su Paolo Borsellino” ci saranno le testimonianze della figlia Lucia Borsellino, del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti e dell’attore Luca Zingaretti che leggerà alcuni passaggi tratti dal volume editato dal CSM.

Sulla homepage del sito del Consiglio, nella sezione news, è stata pubblicata l’audizione del dott. Paolo Borsellino alla Commissione Antimafia del Csm, avvenuta il 31 luglio 1988.

L’audizione fu disposta in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal magistrato ad organi di stampa, in merito alla situazione dell’ufficio istruzione di Palermo, alla cui guida era stato nominato, il 19 gennaio 1988, Antonino Meli.

Il verbale dell’audizione è uno degli atti che compongono il volume “L’antimafia di Paolo Borsellino”, curato dal Consiglio Superiore della Magistratura, che verrà presentato a margine dell’assemblea plenaria del 19 luglio p.v., presieduta dal capo dello Stato, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio.

I documenti relativi alla vita professionale di Paolo Borsellino a disposizione del CSM verranno inoltre resi disponibili a tutti gli utenti attraverso la pubblicazione sul proprio sito internet.

Come per la pubblicazione degli atti del Consiglio relativi a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, anche questo vuole essere il doveroso omaggio ed il giusto modo per onorare l’impegno e il sacrificio, al servizio delle Istituzioni, di questa grande figura di uomo e di magistrato.

Gli appunti autografi di Paolo Borsellino

Sempre sulla homepage del Consiglio Superiore della Magistratura (raggiungibile a questo link), sono stati pubblicati alcuni appunti autografi di Paolo Borsellino, scritti durante una tavola rotonda organizzata ad Agrigento per la presentazione di un volume dal titolo “La mafia di Agrigento”, il 16 luglio 1988.

Nel libro venivano pubblicati gli atti istruttori e l’ordinanza di rinvio a giudizio emessa nei confronti dei componenti delle cosche agrigentine.

Nel suo intervento, Paolo Borsellino, sottolinea come il successo delle indagini agrigentine era stato possibile grazie allo stretto collegamento con il pool di Palermo, quasi che lo stesso fosse stato “una propaggine degli uffici agrigentini” e sottolineava, non senza una certa dose di amarezza, che quel “pool sembrava perdere quella indispensabile funzione di centralità nelle attività investigative su Cosa Nostra” a causa della difficoltà in cui si era venuto a creare dopo il cambio di direzione.

L’intervento fu svolto a braccio, sulla scorta di alcuni appunti autografi del magistrato, poi “utilizzati” nelle conversazioni con i giornalisti de “La Repubblica e de “L’unità” ai quali Paolo Borsellino “consegnò” le sue ansie, le sue preoccupazioni.

Come noto, quelle pubbliche prese di posizione, diedero origine all’attività dell’Ispettorato generale del Ministero e del Consiglio superiore, e quei documenti furono poi annessi agli atti dell’audizione del 31 luglio 1988 svolta avanti alla Commissione Antimafia del Csm.

Quegli appunti, ed alcuni altri significativi atti, vengono oggi per la prima volta pubblicati in rete, e sono tra quelli che compongono il volume “L’antimafia di Paolo Borsellino”, curato dal Consiglio Superiore della Magistratura, che verrà presentato a margine dell’assemblea plenaria, il 19 luglio, presieduta dal Presidente Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio.

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