I giovani di Santo Della Volpe
La mafia ha capacità di ridurre le distanze, ad Erice, dove da 10 anni il ricordo della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985 si è fatto carico di memoria quanto di impegno, questa consapevolezza, che è stata espressa in più occasioni dal magistrato che quel giorno Cosa nostra voleva uccidere, Carlo Palermo, ma anche da altri pm come il magistrato Andrea Tarondo, che ha messo in evidenza come dalle parti di Trapani non sono pochi i politici che “hanno rispettato, e rispettano, la distanza di sicurezza dalla mafia”, oggi è di proprietà di tanti giovani. È uno dei passi in avanti compiuti per dare ragione a Giovanni Falcone quando venne a dirci che la mafia come tutti i fenomeni umani è destinato ad avere una fine.
“Non ti scordar di me”, questo il nome che da 10 anni è stato dato al ricordo delle vittime della strage di Pizzolungo, Barbara Rizzo ed i suoi gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, da due edizioni contiene un ricordo dedicato ad un grande uomo e giornalista, Santo Della Volpe. Fu proprio a Erice che consegnò ai giovani uno dei suoi ultimi intervcenti prima di lasciarci prematuramente. E a Santo Della Volpe dall’anno scorso è dedicato un concorso giornalistico riservato agli studenti delle scuole superiori di Erice e Trapani. Quest’anno il tema offerto agli studenti è stato quello relativo alle minacce che la mafia continua a dedicare ai pubblici amministratori.
E ancora quest’anno gli articoli proposti hanno dimostrato quanta sensibilità, quanta consapevolezza e voglia di riscatto vive dentro la mente di tante ragazze e ragazzi. La realtà trapanese spesso emersa come parecchio intrecciata in connubi di interessi di affari e delitti che hanno scritto la storia di questa terra siciliana, va perdendo, evviva, pezzi importanti, le giovani generazioni. Studenti talvolta più capaci di certi giornalisti, capaci solo a mettere punti interrogativi e non esclamativi, e che speriamo siano più fortunati di giornalisti che hanno voglia di scrivere contro la mafia ma spesso non trovano spazio sui giornali. Santo Della Volpe parlando ad Erice aveva salutato in quella occasione come soluzione per far meglio circolare parole e idde contro la mafia “la comunicazione veloce”, quella della rete.
E così oggi, usando la rete messa a disposizione da Fnsi, Usigrai, Articolo 21 e Libera Informazione, tra i patrocinatori assieme all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Comune di Erice e Libera, vogliamo proporvi i tre articoli appena premiati a conclusione dell’edizione 2017 del “Non ti scordar di me”. Parecchio attenti i vincitori del concorso, che hanno ricevuto anche un premio in denaro messo a disposizione dalla Fnsi: Chiara Picone (IV D Liceo scientifico Fardella, Trapani), Anna Morici (IV N Istituto sociologico Rosina Salvo, Trapani), Giuseppe Cusenza, Pietro Di Nicola, Caterina Mannina e Federica Sardina (V E Istituto Alberghiero Ignazio e Vincenzo Florio, Erice), ci hanno detto che l’assenza di stragi non è sinonimo di arretramento della mafia, ci hanno mostrato come della loro vita fa oramai parte la scelta dell’impegno di contrasto alle mafie. Santo Della Volpe sarebbe stato contento, lui, come hanno ricordato nei loro interventi Lorenzo Frigerio, direttore di Libera Informazione, Vittorio Di Trapani, segretario del sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai, sino all’ultimo ha pensato ai giovani e pensava di riprendere a lavorare per i giovani, “pensate ai creature“, pensate ai ragazzi, fu il messaggio che consegnò proprio a Frigerio e Di Trapani a poche ore dalla sua morte.
A Luigi Ciotti, presente alla consegna del premio, assieme al segretario regionale del sindacato dei giornalisti, Alberto Cicero, a quello provinciale Giovanni Ingoglia e al consgliere nazionale della Fnsi, Luigi Ronsisvalle, i ragazzi che hanno affollato l’auditoirium del seminario vescovile che ha ospitato la manifestazione hanno poi dimostrato di avere imparato un’altra lezione, quella che quando si incontra qualcuno che sa tutto e che ha capito tutto sanno bene di doverlo salutare e cambiare strada.
L’impegno contro le mafie dalle parti di Trapani sta prendendo nuova e più concreta forma. E la mafia sa che stavolta per ridurre le distanze si trova dinanzi un esercito di giovani motivati. Come a Santo Della Volpe sarebbe piaciuto!
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