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Una terra bagnata dal sangue

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paoline-palini-terra-bagnata-sangue-romero-salvador-92h168-orig-vNel centro di San Salvador, capitale del più piccolo Paese dell’America Latina, si trova il Monumento alla Memoria e alla Verità: un muro di granito di settanta metri di lunghezza e tre di altezza, con incisi i nomi di oltre trentamila vittime della repressione.
Vi è anche l’elenco dei massacri perpetrati dai militari e dagli squadroni della morte. Un numero di vittime enorme, peraltro parziale, che racconta come la storia recente di El Salvador sia stata caratterizzata da una lunga catena di odio e di violenze nei confronti dei più “deboli” e di quanti si sono impegnati per la giustizia sociale e per il rispetto dei diritti umani: uomini, donne, bambini, sacerdoti e laici, campesinos e insegnanti, leader politici e sindacali, torturati, assassinati o fatti scomparire da un regime che si dichiarava cristiano e affermava di lottare contro la sovversione.
Nel suo nuovo libro, Anselmo Palini, saggista e insegnante, presenta la vicenda di alcuni di questi martiri.
Tra gli altri, oltre a monsignor Oscar Romero: p. Octavio Ortíz, attivo nella formazione spirituale dei giovani, e quattro dei suoi ragazzi; p. Rutilio Grande, il primo assassinato durante l’episcopato di Mons. Romero, particolarmente vicino ai campesinos; Marianella García Villas, presidente della Commissione per i diritti umani; Ignacio Ellacuria e cinque padri gesuiti dell’Università Centroamericana (Uca) e due donne laiche che lavoravano presso di loro; quattro religiose nordamericane, impegnate in attività di promozione umana e evangelizzazione. Viene ricostruito anche uno dei più tragici massacri perpetrati dai militari, quello di El Mozote.
Storie che intendono rappresentare tutte le vittime, per lo più anonime, della dittatura che fino ai primi anni Novanta ha fatto di El Salvador una terra bagnata dal sangue.

Anselmo Palini
Una terra bagnata dal sangue
Paoline Editoriale Libri, 2017
Pagg. 224, € 16,00

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