Cani senza padrone
«Destino segnato per lui: divenne uno spietato killer. Uno che non ricorda neppure quanti può averne uccisi, nelle giornate di festa, nello struscio del corso o nel silenzio di campagne brulle».
C’è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni.
Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari.
Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss “posati”, allontanati dalle “famiglie”, li usarono come manovalanza per sistemare i propri conti interni.
Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente? Di loro si sapeva poco e niente, fino a quando non ammazzarono il giudice Rosario Livatino. Quel delitto segnò l’inizio della fine. Tre processi hanno sentenziato chi sono i colpevoli. Eppure dietro quell’omicidio eclatante si dipanano misteri ancora irrisolti.
Questa è la vera storia degli stiddari.
Carmelo Sardo
Cani senza padrone
La Stidda. Storia vera di una guerra di mafia
Melampo Editore, 2017
pp. 342, € 16,00
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