Lecco, sboccia il Fiore della legalità
Il fiore della legalità è tornato il 31 marzo in uno dei luoghi simbolo della lotta alla malavita organizzata nel Nord Italia. Venticinque anni infatti fa l’ex-Wall Street di Lecco è stato confiscata al clan ‘ndranghetista di Franco Coco Trovato e oggi invece viene restituita ai cittadini come pubblico esercizio dedicato alla buona cucina, all’inclusione sociale e alla cultura.
Da domani, primo Aprile, infatti sarà aperta al pubblico “Fiore, cucina in libertà”, il locale che si prefigge di realizzare il progetto “I sapori e i saperi della legalità”, sostenuto da Libera e portato avanti da una associazione temporanea di imprese costituita da La Fabbrica di Olinda (ente capofila), Arci Lecco e Auser Lecco.
Un progetto di start up di imprenditoria sociale per l’avvio di una pizzeria ristorante a Lecco, con particolare attenzione alla cultura della legalità dell’accoglienza e dell’insediamento lavorativo di persone svantaggiate. Per quanto riguarda l’ambito imprenditoriale il locale darà particolare attenzione alla qualità delle materie prime, ai fornitori locali e ai processi di lavorazione. L’impasto delle pizze è frutto di una ricerca continua su farine e metodi di cottura.
L’ambito sociale si riferisce alla capacità inclusiva del progetto attraverso l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ma anche attraverso percorsi partecipativi,
prelavorativi e formativi orientati alla valorizzazione delle diversità dei partecipanti. In questo è essenziale la collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Lecco e il lavoro di rete con altre organizzazioni, come il Dipartimento di Salute mentale di Lecco.
Il livello culturale ha come focus la promozione di una cultura della legalità attraverso il coinvolgimento dei cittadini, giovani e meno giovani, e trova il suo fulcro nel libro, oggetto di arredo dominante nel locale e al centro di un nuovo servizio di book crossing del Comune di Lecco.
In vista dell’apertura di domani quest’oggi si è tenuta l’inaugurazione ufficiale con il taglio della prima pizza. Grande la soddisfazione del sindaco di Lecco, Virginio Brivio: «Tre anni fa con l’intervento decisivo dell’allora prefetto Valentini e il sostegno del presidente Maroni si è deciso di dare nuova vita a quello che era diventato un deposito del Ministero. Ci sono stati dei ritardi ma è da quell’accordo che oggi nasce un luogo di imprenditoria sociale e di promozione della cultura e della legalità di cui tutti abbiamo bisogno».
Presente anche Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia, ente che ha sostenuto buona parte dei costi di ristrutturazione: «Dare la caccia ai latitanti e arrestarli è importante, ma sequestrare i patrimoni e riutilizzarli, mettendoli a disposizione dei cittadini, come è stato fatto qui, segna la differenza tra vincere o perdere la battaglia contro la mafia. Questo locale diventa certamente un simbolo e le cose simboliche sono altrettanto importanti, un atto importante, che vale per Lecco, per la Lombardia e per tutta l’Italia».
Presente in rappresentanza di Libera il presidente nazionale Davide Pati: «nella giornata di oggi mi piace ricordare quelle vittime delle mafie che hanno vissuto la loro funzione istituzionale come servizio al bene comune. Voglio però mandare anche un messaggio chiaro: il meccanismo della restituzione alla collettività dei beni confiscati va reso più rapido, ci sono dei disegni di leggi fermi in Senato che vanno sbloccati».
«Questo – ha infine spiegato Thomas Emmenegger, responsabile della Fabbrica di Olinda – non deve essere solo un luogo dove si mangia bene, bensì un luogo di incontro».
La ristrutturazione dello stabile, che da pizzeria-bunker si è trasformato in un locale dal gusto raffinato, è stata effettuata da Aler Lecco e poi rifinita dai gestori del locale. I costi sono stati grazie ai contributi di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Comune di Lecco, UniCredit Foundation e da una raccolta fondi promossa da Libera insieme anche alla Fondazione Comunitaria del Lecchese.
FIORE – cucina in libertà, apre al pubblico sabato 1° aprile 2017.
Gli orari di apertura sono da martedì a domenica dalle 19.00 alle 23.00,
sabato e domenica dalle 12.00 alle 15.00.
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