NEWS

Quando parliamo di agromafie

Tonio Dell'Olio il . Senza categoria

agromafieHo partecipato a un seminario di studi presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia. Era organizzato con la collaborazione di tre differenti dipartimenti: Agraria, Scienze politiche e Giurisprudenza.
Alla luce de “Le nuove mafie nel sistema agro-alimentare” si era chiamati ad approfondire tutti gli aspetti delle cosiddette agromafie, ovvero delle infiltrazioni mafiose nel ciclo dell’alimentazione, dal caporalato allo smaltimento dei rifiuti, dal controllo della distribuzione e dei mercati ortofrutticoli alle frodi ai danni delle istituzioni europee, dalle contraffazioni alle italian sound (parmesan…). E in effetti l’illustrazione dei temi è stata ricca e pressoché esauriente anche con l’aiuto di Giancarlo Caselli.
Ma non c’è stata alcuna incursione su quanto avviene all’estero, nei Paese più poveri, quelli da cui saccheggiamo materie prime, quelle che sono oggetto del landrabbing (accaparramento delle terre), quelli in cui imponiamo coltivazioni e produzioni di cui noi abbiamo bisogno, ma che comportano la distruzione di biodiversità e coltivazioni tradizionali che servirebbero alla sopravvivenza alimentare delle popolazioni indigene. E non sono che alcuni esempi dello scempio che avviene quotidianamente in giro per il mondo ad opera di multinazionali dai comportamenti mafiosi e di aziende che si servono di mafie locali.
Ancora una volta paghiamo il dazio di un provincialismo (a volte persino interessato) che nella sua miopia rischia di sostenere esattamente quei comportamenti che si vuole condannare.

Mosaico di Pace

 

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link