Il silenzio sugli innocenti
Venerdì 13 dicembre 2016 l’associazione Rime ha invitato a Trieste Luca Mariani, giornalista dell’Agi e Davide Mattiello, deputato del PD e per anni membro dell’ufficio di presidenza di Libera. L’occasione è la presentazione del libro “Il silenzio sugli innocenti”, scritto dallo stesso Mariani.
Si tratta di un libro inchiesta sugli attentati di Oslo e Utøya del 22 luglio 2011. In quella giornata, la Norvegia fu scossa da due attacchi coordinati, ad opera di Anders Behring Breivik, terrorista allora 32enne e vicino al mondo dell’estrema destra. Nel pomeriggio del 22 luglio un’autobomba esplose a Regjeringskvartalet, il quartiere di Oslo dove si trovano gli edifici governativi, provocando otto morti e oltre duecento feriti. Poco meno di due ore dopo l’esplosione di Oslo, Breivik vestito con un uniforme simile a quella della polizia e con dei documenti falsi si presentò sull’isola di Utøya nel lago Tyrifjorden. In quel periodo lì era in corso un campus estivo organizzato dalla sezione giovanile del partito laburista norvegese. Il terrorista aprì il fuoco contro i giovani, uccidendone sessantanove e ferendone centodieci.
Ciò che spesso si dimentica a proposito della strage, come sostiene Luca Mariani, è che si trattò di un attacco politico. Non è un caso che la maggior parte delle vittime fossero membri del partito laburista norvegese. Lo stesso Breivik si dichiarò contrario al multiculturalismo, al marxismo e all’islam. È inoltre autore del memoriale 2083 – Una dichiarazione europea d’indipendenza, manifesto politico di oltre millecinquecento pagine, in cui si definisce come “il più grande difensore della cultura conservatrice in Europa dal 1950”. Tutti aspetti che sembrano sfuggire alla stampa e alla politica europea. In Italia, ad esempio, due giorni dopo la strage, nel dibattito alla Camera nessun deputato pronunciato la parola “socialista” o “laburista”. Il Giornale ha titolato: “Quei giovani incapaci di difendersi”. Il Tempo ha proposto una prima pagina in cui accusa i terroristi islamici degli attentati. Il leghista Borghezio ha definito “in qualche caso ottime” le sue idee.
Dice Luca Mariani, autore del libro che nel 2014 vince il Premio Matteotti: “Questa inchiesta è un tentativo di fare luce sulla strage e soprattutto sul perché è stata occultata. Per questo ho intervistato i leader dell’estrema destra europea”. Tra questi anche Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova, movimento neonazionalista italiano. “Approfondire questo tema vuol dire ribadire l’importanza della libertà di stampa, fondamentale in un sistema democratico” commenta il deputato del PD Davide Mattiello.
Trackback dal tuo sito.