Como, migranti
Sabato 17 e domenica 18 dicembre allo Spazio Gloria, via Varesina72, Como. Como come Lampedusa, Como come Ventimiglia. Como come tutte le altre città di frontiera chiamate a reggere l’impatto di una questione epocale della migrazione di milioni di persone in fuga da guerre, violenza e povertà spesso determinate proprio dalle politiche del primo mondo che disperatamente interi popoli cercano ora di raggiungere senza trovare accoglienza, ma muri.
Le migrazioni rendono palese l’inadeguatezza del modello economico liberista globale e pongono con urgenza l’indispensabilità del radicamento di nuove politiche sui diritti delle persone, sui diritti universali, sui diritti di tutti e di tutte.
Como ha offerto nell’estate di quest’anno uno straordinario esempio di politica dal basso con tanti cittadini e cittadine impegnati nella solidarietà e quindi nella costruzione di un nuovo mondo possibile. Ma Como può e vuole fare di più per dare piena evidenza al suo essere città di frontiera, Messaggera di Pace, esponente di spicco degli Enti locali per la Pace. Como può essere animatrice di un percorso che, partendo dalla Carta di Lampedusa che ha ben sancito i principi senza i quali verrebbe tradito il senso stesso del termine civiltà, inizi, con l’esperienza sviluppata con l’attivismo dei cittadini e delle cittadine e con il ruolo svolto dal Comune nel coordinamento delle iniziative, l’elaborazione culturale e politica di interventi concreti delle Amministrazioni locali e alla definizione di cosa la politica nazionale e europea devono fare per affrontare il fenomeno prendendo atto che non esiste alcuna emergenza, non c’è nulla di imprevisto o occasionale, straordinario o episodico, ma si tratta di trarre spunto dalle criticità da affrontare per rielaborare un modello più avanzato di convivenza di tutti e tutte e restare umani.
Per questo Coordinamento comasco per la Pace, Como senza frontiere e Itinerari migranti propongono il convegno A piedi liberi. diritti migranti: verso la Carta di Como che si svolgerà allo Spazio Gloria il 17 e 18 dicembre. L’iniziativa vuole essere momento di incontro, di analisi, di narrazione e di elaborazione comune fra tutte le esperienze di accoglienza e di impegno per i diritti umani sviluppate in alcune “città di frontiera” oltre che momento di riflessione sul ruolo svolto dalla cosiddetta “Bella Como” senza trascurare le tante criticità e la gravità della situazione attuale e delle prospettive future.
Coordinamento comasco per la Pace, Itinerari migranti, Como senza frontiere in collaborazione con Acli Como, Arci Como, Asci Don Guanella, Associazione del Volontariato Comasco, Centro Servizi per il Volontariato di Como, ecoinformazioni Como, Giovani Democratici Como, WelCom – Osservatorio Migranti Como, IpsiaComo
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