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Settimo compleanno di Libera Prato

Libera Prato il . Brevi

unnamedIn festa contro le mafie per il  7° compleanno di Libera Prato. L’appuntamento è per lunedì 12 dicembre.
Davide Licari, il coraggioso sindaco di San Giuseppe Jato, sarà ospite della nostra città per rinnovare l’impegno alla liberazione dalle mafie.
In arrivo dalla Sicilia, lunedì 12 dicembre, presenzierà ad una cerimonia di riconoscimento che si svolgerà alle 11 all’interno del salone del consiglio comunale. Un patto di amicizia con le autorità, con la città, con i rappresentati di Libera Prato, di cui ricorre il settimo anniversario della nascita del coordinamento provinciale sul nostro territorio.
Quello con il sindaco Licari è un rapporto nato da tempo con la nostra città, suggellato lo scorso gennaio, dalla presenza di una delegazione pratese che fu ospite della cerimonia di commemorazione della scomparsa del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso barbaramente, nel 1996, dopo essere stato segregato per 779 giorni. Quel giorno fu l’occasione per ritrovarsi insieme nel Giardino della memoria, opera simbolica, importante intervento a ricordo perenne della lotta alla mafia, ma soprattutto il luogo dove venti anni addietro era stato tenuto segregato, in un angusto scantinato, in un vecchio resede agricolo, lontano dalla cittadina, il piccolo Giuseppe.
Un luogo di profonda memoria, simbolo di una lunghissima barbarie perpetrata nei confronti di un indifeso, che non si ferma davanti a niente, oltrepassando addirittura quei “valori”, se così si possono chiamare che la mafia delle origini poteva vantare. Adesso, quel vecchio annesso è diventato un “Giardino”, una dei tanti beni sequestrati alle mafie ed affidati, grazie all’impegno da parte dell’amministrazione comunale di San Giuseppe Jato a diventare luogo di riflessione ed incontro.
Va ricordato proprio che in queste settimane, per un importante sforzo economico il “Giardino della Memoria”, grazie alla sistemazione del tratto stradale che lo collega alla cittadina siciliana, è diventato più facilmente raggiungibile. Sforzi per i quali il sindaco e l’amministrazione di San Giuseppe Jato, sono sempre stati parte attiva pur operando in un contesto ancora complesso. Un impegno però sostenuto da tanti giovani ed associazioni come Libera che nell’occasione della commemorazione di Giuseppe Di Matteo, il sindaco riconobbe e rivendico dicendo: “La società civile è più attiva e va verso la liberazione dalla mafia”. Riconoscendo il valore ad una vera missione come quella di tenere sempre presenti episodi come quello drammatica esistenza del piccolo Giuseppe.
Un fatto importante per sensibilizzare le coscienze dei cittadini sia che vivano in contesti ancora complessi come quello di San Giuseppe Jato, sia che debbano essere tenuti di monito anche in città come la nostra. Un impegno forte, non solitario, quello di Davide Licari che a margine della commemorazione dell’uccisione del bambino, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, aggiunse: “Da parte delle istituzioni c’è l’impegno di far crescere la comunità nel rispetto delle regole”.
Un impegno che però si scontra con le difficoltà quotidiane ma anche con il rinfocolare delle preoccupazioni derivanti da un possibile permesso dal carcere che potrebbe venire concesso a Brusca ex boss di S.Giuseppe Jato, il killer che uccise il piccolo Di Matteo. A questo proposito Licari ebbe a rispondere ai cronisti: “E’ un fatto che ci rammarica. A San Giuseppe Jato vedere il ritorno di certi personaggi che si sono macchiati di efferati delitti non è tollerabile. La comunità non vuole il ritorno di personaggi mafiosi e come istituzione faremo di tutto per evitarlo”.
E con l’incontro di Lunedì 12, Libera Prato, la nostra città, rinnova l’impegno a rispettare quanto detto dal sindaco di San Giuseppe Jato, rinnova l’impegno alla liberazione dalle mafie.

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