Riace. Il paese dell’accoglienza
«Guardo la piazza, all’improvviso è invasa da bambini. Mi volto verso alcune panchine di legno, dove una piccola di colore sta giocando con un ragazzino biondo, magrissimo. Sembra quasi di essere dentro a uno spot pubblicitario, ma è tutto vero. Riace è così, scorci di futuro fra vecchi muri e antichi palazzi fatiscenti».
Il racconto di Domenico Lucano, un sindaco illuminato che il mondo ci invidia
A Riace, villaggio della costa jonica calabrese, gli dèi sono arrivati due volte, la prima in forma di grandi statue di bronzo riemerse dal mare dopo secoli e la seconda nell’estate di qualche anno fa, in una carretta del mare naufragata sulla spiaggia del paese. Divinità impaurite e fragili, che hanno trovato accoglienza e ospitalità.
A quello sbarco ne sono seguiti molti altri. Piano piano i migranti hanno cominciato ad abitare le case abbandonate del centro storico, hanno imparato gli antichi mestieri e si sono integrati nel tessuto sociale.
E questo grazie alla visione del sindaco, Domenico Lucano, che la rivista americana «Fortune» ha nominato quarantesimo uomo più influente al mondo.
La storia di Riace è il racconto di un’esperienza che può diventare esempio vincente, perché gli sbarchi non sono un’emergenza ma una costante, e serve proporre modelli sostenibili.
Riace
Il paese dell’accoglienza
Antonio Rinaldis
Imprimatur Edizioni, Reggio Emilia 2016
Pagg. 168 € 14,50
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