NEWS

Islamizzazione del radicalismo

Tonio Dell'Olio il . L'analisi, Senza categoria

Siamo decisamente entrati nella fase più difficile e cruenta del contrasto al terrorismo. Colpisce praticamente a caso, si serve della fragilità e del disagio dei più giovani, coinvolge persone molto diverse tra loro, non sempre discrimina gli obiettivi, usa una pentola a pressione, un’ascia o un coltello e, meno frequentemente, esplosivo e armi. Gli stessi sociologi, criminologi e psicologi fanno fatica a tracciare un identikit dell’attentatore e ancora meno riescono a giocare d’anticipo quelli dell’intelligence e della polizia. Tutti con armi spuntate.
Unica costante è il riferimento alla rete telematica da cui attingono il fumo della forza ideologica e le minime istruzioni militari necessarie alla brutalità delle loro perversioni. Si tratta del Deep web, della rete clandestina cui è facilissimo accedere scaricando un programma per immergersi in un anonimato totale che fa accedere all’acquisto di armi e droga, alla diffusione dei peggiori fanatismi, alla pedopornografia e a tanto altro ancora. Gli esperti dicono che questa rete oscura è grande fino a 500 volte quella che conosciamo. In questo quadro appare chiaro che non esista tanto la radicalizzazione dell’Islam quanto l’islamizzazione del radicalismo, ovvero del disagio e della fragilità (Olivier Roy). C’è una fragilità diffusa che oggi trova nelle forme farneticanti che si riferiscono al Corano una bandiera che apparentemente li nobilita. Per queste ragioni l’unica possibilità che abbiamo di disinnescare questa violenza tanto orribile quanto diffusa è di andare incontro al disagio dei soggetti più deboli. Forse non ci preserverà dal prossimo attentato ma è sicuramente un investimento nel futuro.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link