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BeneItalia: presentazione della ricerca sui beni confiscati

il . Brevi

Il 23 giugno 2016 alle ore 15:30 presso la Casa del Jazz a Roma, in Viale di Porta Ardeatina 55, sarà presentata la ricerca “BeneItalia. Economia, welfare, cultura, etica: la generazione di valori nell’uso sociale dei beni confiscati alle mafie“, svolta grazie al sostegno con la Fondazione Charlemagne Italia onlus.
Beni confiscati che si trasformano in bene comune, in beni, quelli comuni, che sono un diritto di tutti; un diritto, che molti non realizzano ancora, perché forse usurpato in modo continuativo, ma che in realtà dovrebbe essere parte connotante del cammino di ciascun cittadino.
Un diritto attivo, perché se vissuto in modo responsabile dallo stesso cittadino, può essere vissuto come un dovere di condivisione, un dovere di rendere il patrimonio comune, nelle sue mille sfaccettature, un capitale relazionale, così da potenziarne l’uso e ottimizzarne la pienezza, dei beni comuni, non solo a fine proprio ma anche e soprattutto nella condivisione di una società basata sulla comunità.
Sono 20 anni che Libera ci testimonia un cammino che non ha pari in Italia. Essa cerca di garantire la preservazione dei beni comuni, l’accesso al diritto di usufruirne, che altro non è che la distribuzione dei beni – risorse che sono potenzialmente disponibili e per tutti i cittadini italiani e non solo. Nel far ciò, traccia una via alternativa e consistente perché l’atto di cittadinanza sia la risposta agli atti di negligenza.
All’interno di questo cammino, il conoscersi e il confrontarsi di continuo, hanno permesso a Fondazione Charlemagne di seguire e accogliere le sollecitazioni avanzate da Libera.
Da qui lo studio-ricerca dedicato al Bene e all’Italia, da qui la disponibilità da parte di Charlemagne di estendere la ricerca di Libera, prima avviata da Libera in una sola regione, la Lombardia, a tutte le regioni del nostro paese.
I risultati contenuti sono ampi e tracciano una verità italiana, un quadro dai toni preoccupanti, ma che rappresenta il vero punto di partenza per tutti gli interlocutori, politici e istituzionali, che insieme vorranno “usare” questa ricerca per contribuire fortemente e con responsabilità a consolidare l’avanzamento del Bene in Italia rispetto ad altre gestione distorte.

Dall’introduzione alla ricerca di Stefania Mancini (Fondazione italiana Charlemagne )

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12761

 

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