La gallina e le uova del signor Matteo
Un signore, un certo Matteo, è entrato in una banca europea, convocato dal direttore, poiché il suo conto corrente è in perenne rosso.
La banca gli ha concesso già molti prestiti, ma la situazione del conto non migliora. Anzi, da anni sta peggiorando e ha ormai raggiunto cifre estremamente elevate, ovviamente anche a causa degli interessi da pagare (la banca non presta i soldi in cambio di niente), che vanno ad aggiungersi al debito.
Il direttore della banca è preoccupato, perché da tempo dubita che il correntista riesca a restituire il dovuto. Però, per l’ennesima volta, gli aumenta il fido, concedendo uno 0,85% in più, pari a circa 14 grandi monete europee.
Il signor Matteo esce dalla banca con atteggiamento di trionfo, come in precedenza aveva già fatto il signor Silvio, con il quale talvolta stringe patti e alleanze. Immediatamente il signor Matteo convoca una conferenza stampa per dire a tutti gli amici che è tornato vincitore dalla missione (quasi impossibile) di ottenere 14 monete pronte per essere spese.
Gli amici stappano bottiglie di champagne, sapendo che il conto lo pagherà sicuramente il signor Matteo. Nessuno gli chiede come pensa di fare, in seguito, per restituire quelle monete, che ovviamente diventeranno 15, a causa degli interessi.
Il signor Matteo, alza il bicchiere e propone un brindisi: “meglio un uovo oggi … che due uova domani”. Marta, una ragazza che passava di lì per caso, dopo aver sentito le parole del signor Matteo, ha commentato: “ho il timore che le due uova dovremo restituirle noi giovani nei prossimi anni. E non so proprio come faremo…”.
Probabilmente il signor Matteo e i suoi amici non hanno sentito le parole di Marta: erano troppo impegnati con i brindisi e troppo euforici per capirne il significato.
Eppure Marta, che studia economia all’università, ha detto semplicemente come stanno davvero le cose, anzi le uova: prima o poi la gallina smetterà di produrle…
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