Un 21 marzo che profuma di resistenza e libertà

Un 21 marzo dal profumo inebriante: profumo di primavera, profumo di resistenza, profumo di cambiamento, profumo di libertà!

C’è stato tutto questo e tanto altro nel “mio” 21 marzo a Messina, grazie a Libera (un ringraziamento particolare va ai volontari che hanno, ancora una volta, permesso che questa splendida giornata potesse svolgersi tranquillamente!), grazie a Don Luigi, grazie ai tanti ragazzi, grazie a chi non si arrende.

I numeri riempiono il cuore e, insieme alle parole concrete di Don Luigi Ciotti, rappresentano il segno di una vittoria. Una vittoria del “Noi”, contrapposta “all’Io” dilagante.

30 mila persone, soprattutto giovani, hanno colorato ed invaso pacificamente Messina per la XXI giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime innocenti delle mafie, in contemporanea circa 350 mila persone si sono ritrovate nelle numerosissime piazze di diverse città d’Italia.

A suon di slogan, la forza contagiosa del cambiamento, è rappresentata dai giovani. Giovani presenze, ragazze e ragazzi, che hanno urlato e cantato la voglia della speranza e che dimostrano come siano molto più avanti di chi li governa.

Una risposta a chi pensa che si possa fare a meno di Libera, mandando in pensione idee e ragionamenti, sacrificandoli sull’altare di una pericolosissima rottamazione che butta “l’acqua sporca col bambino”.

No, ha ragione Vincenzo Agostino che, al fianco di un Don Luigi in splendida forma, urla “Non c’è giustizia senza verità”.

E Don Luigi ha compreso bene, ancora una volta, l’importanza della presenza e della resistenza. “Siamo qui per voi – ha affermato Don Ciotti – per i familiari delle vittime, siamo qui per tutti voi giovani. Abbiamo sempre più bisogno di una società che ci riconosca uguali come cittadini. Le mafie sempre di più hanno imparato a sopravvivere ai cambiamenti della società: mafia e corruzione sono parassiti della società. Non sono corpi estranei ma un corpo che noi alimentiamo”.

Un profumo di libertà, di voglia di cambiamento, di resistenza. Un profumo di primavera che ci ha permesso di andare avanti e ci carica per tutti gli altri giorni dell’anno. Un profumo di verità e di giustizia.

Un incoraggiamento a dare un senso alla nostra vita, a reagire alle ingiustizie e ad essere protagonisti del nostro presente. Perché – parafrasando Don Milani – a cosa serve avere le mani pulite, se poi si tengo in tasca?”.