Da Sondrio a Messina
Nella giornata del 21 marzo 2016 parte degli alunni degli istituti della nostra vallata, quali l’ ITIS “E. Mattei” e IPS “Besta – Fossati” del capoluogo, il Liceo “Nervi- Ferrari” e ITCG “P. Saraceno” di Morbegno hanno partecipato, con l’associazione “Punto Pace Morbegno”, alla “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata da Libera Italia e Avviso Pubblico.
L’evento ha avuto luogo a Messina ed è iniziato con una lunga sfilata capeggiata dai familiari delle vittime, circa 500 persone, seguite da altre 30 mila partecipanti, in gran parte studenti e scout della regione Sicilia, che sostengono la lotta alle mafie. Giunto il corteo in piazza del Duomo intorno alle ore 11:00, abbiamo assistito alla lettura dei nomi delle 900 vittime innocenti di mafia. La mattinata si è conclusa con il discorso di don Ciotti, fondatore dell’associazione “Libera. Nomi, numeri contro le mafie”. Come ricorda Gloria, “Libera è un segno dell’impegno della società civile, ma soprattutto dei giovani. Ed è proprio compito nostro promuovere una cultura della legalità, cercando di eliminare qualsiasi forma di violenza; è un nostro diritto, ma anche dovere essere coscienti dei fatti accaduti e non rimanere indifferenti. La forza della mafia sta fuori dalla mafia, la sua forza si trova nei vuoti sociali, dobbiamo quindi essere uniti, allearci e non dimenticare il passato”.
Nel primo pomeriggio sono stati organizzati numerosi seminari tutti incentrati sulla guerra alla mafia. Il seminario seguito da noi studenti della Provincia di Sondrio è stato “La memoria nelle storie, l’impegno nelle vite” nel quale sono state portate le testimonianze, in prima persona, dei famigliari di vittime di mafia che hanno raccontato il loro dolore. Fra i relatori Margherita Asta, Jlassi Loubna familiare di vittima ARDEPTE (Tunisia) e il messicano Arturo Rojo Flores padre di un ragazzo desaparecido. La giornata ha coinvolto, entusiasmato e scosso i nostri animi portandoci a confrontarci con il male, la cattiveria e il dolore presenti in molti luoghi. Ma dal dolore che accomuna molte persone può anche nascere la speranza. Mediante il ricordo di coloro che hanno lottato e perso la vita per mano della brutalità mafiose, viene trasmesso un messaggio di speranza per un presente ed un futuro migliore. Da qui la scelta della data, 21 marzo, primo giorno di primavera, data simbolica della nascita di una società migliore, conscia del dolore presente nella propria storia e impegnata per un futuro migliore. Per noi è stata un’esperienza unica l’essere in compagnia di moltissime altre persone che si trovavano nel medesimo luogo per lo stesso motivo. Stare tutti insieme e condividere lo stesso ideale di giustizia ha reso ancora più bella l’esperienza che rifaremmo altre mille volte, tra fotografie, emozioni e nuove amicizie. Ci rivediamo il 21 marzo 2017!
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