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“Futuro in gioco”, dalla crisi si esce insieme

a cura di Libera Frosinone il . Lazio

COMUNICATO STAMPA – La crisi economica, di cui da tempo si discute e che prepotentemente influisce sulla vita dei singoli e di intere comunità, deve essere al centro dell’attenzione di ogni operatore che si adopera negli ambiti sociali. Da un’analisi oggettiva dei dati, il tasso di disoccupazione giovanile si assesterebbe al 43,9% (dati ISTAT per età fra 15 e 24 anni, novembre 2014), mentre la disoccupazione complessiva sarebbe pari al 13,4% (dati ISTAT, novembre 2014), denotando per entrambi una crescita costante di tale fenomeno.  Tali cifre da sole basterebbero a evidenziare un continuo impoverimento del “potere di acquisto dei singoli e delle famiglie”, unico riferimento caro ai tanti economisti neoliberisti, ma che preludono sempre più pericolose e gravi crisi individuali e collettive.  Basti pensare alle insicurezze su cui (non) si fondano pallidi progetti per un futuro migliore, paura che è causa frequente dello sgretolamento di molti rapporti umani, o all’attacco verso la dignità dei tanti uomini e donne isolati come individui e privati del diritto al lavoro, il cui nobile valore fu al centro dei pensieri dei padri fondatori della Costituzione Italiana che lo dichiararono come diritto fondamentale (Art.1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e Art.4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.)

Lo scenario è reso ancora più cupo da una totale disfatta dei progetti culturali (se mai ce ne siano stati in Italia), palesata dal crescente fenomeno dell’analfabetismo di ritorno. Gli individui, privati di adeguati strumenti per far valere un giusto senso etico e morale, sono facilmente attratti da modelli e consuetudini fondati su una condotta illegale e indifferente verso i valori della giustizia sociale. In questa realtà che isola, aliena e schiaccia i più deboli è compito della società civile tutta fungere da pungolo per stimolarsi e stimolare, affinché si verifichi un riscatto sociale che abbia come valore fondamentale e centrale la dignità dell’individuo.

Libera da tempo promuove una serie di iniziative e campagne, Miseria Ladra è fra queste l’esempio più significativo, miranti a fronteggiare tale piaga, attraverso un’azione sinergica con diversi soggetti attivi sui territori.

Fedele a tale spirito è nata la collaborazione con il Progetto Policoro della diocesi di Anagni-Fiuggi, che ha portato a programmare il seminario “Futuro in gioco”. Il Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta sul problema della disoccupazione, inizialmente al Sud, oggi in tutta Italia. Nasce dalla collaborazione tra vari uffici, in particolare dell’ufficio per i problemi sociali e il lavoro, Servizio nazionale pastorale giovanile e Caritas italiana

Futuro in gioco” è un gesto concreto pensato in base alle problematiche lavorative dei disoccupati e inoccupati. Tra gli obiettivi principali del seminario c’è la volontà di offrire strumenti che possano essere utili alla realizzazione dei loro sogni e a vivere il lavoro secondo un’ottica diversa da quella predominante.

 

Come già sottolineato, la nostra società, nella sua espansione economica e culturale, ha prodotto una visione individualista e soggettivistica dell’uomo e la dignità del singolo è messa in grandissima difficoltà. E’ doveroso ribaltare gli schemi su cui si è costruita l’azione umana degli ultimi decenni, riscoprendo una capacità di lavorare in cooperazione con gli altri, enza negare il proprio io, la propria individualità e le proprie peculiarità ma partendo da questo per costruire un noi più forte, coeso e rispettoso del valore e della dignità di tutti gli individui.

 

Proprio nell’ottica della cooperazione il seminario nasce dalla collaborazione tra la diocesi Alatri-Anagni e la diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, che quest’anno è entrata a far parte del Progetto Policoro, Coldiretti, Confcooperative, Mlac, Meridiana, Agapè, Diaconia e Libera.

 

Strutturato in nove incontri, che si terranno il martedì e il venerdì dalle ore 18 alle ore 20 tra il Centro pastorale diocesano di Fiuggi e la chiesa del Sacro cuore di Frosinone, inizierà il 20 gennaio e finirà il 16 febbraio. Il seminario è a numero chiuso, prevede un massimo di 80 partecipanti, obbligo di frequenza, due assenze massimo, l’iscrizione deve avvenire inviando una mail all’indirizzo diocesi.anagni@progettopolicoro.it.

 

Nei primi incontro Coldiretti presenterà diverse forme imprenditoriali e Confcooperative terrà un focus sulla forma privilegiata della cooperativa. Da un aspetto teorico si passerà ad uno pratico attraverso l’incontro di diverse cooperative che vivono il lavoro come una vocazione, quali: la Meridiana, Agapè, e Diaconia.

Successivamente ci si soffermerà sulla legalità con l’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie”, visitando anche un bene confiscato e restituito alla comunità. Infine ci si dedicherà alla stesura di un progetto sulla base delle idee dei partecipanti, dopo aver presentato loro come si scrive un progetto (Mlac), come partecipare ad un bando ed evidenziando le linee guida della progettazione europea. La stesura avverrà attraverso un lavoro di gruppo, dove i ragazzi metteranno insieme le loro competenze per dare animo a delle idee.

Da questo seminario ci si aspetta che giovani e meno giovani si mettano in gioco, rialzandosi da quella sfera di disperazione del “non lavoro” che oramai è divenuto quasi un alibi.

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