Nuovi contribuenti alla ricchezza nazionale
Come abbiamo già scritto in recenti analisi sull’andamento dell’azione antidroga, l’Italia è, oggi, in Europa, il paese che ha effettuato nel 2014 il maggior quantitativo di sequestri di cannabis (hashish e marjiuana): oltre 135 tonnellate sul totale di 139 ton. di sostanze stupefacenti, alla data del primo ottobre (dati, non stabilizzati, della DCSA, Direzione Centrale per i Servizi Antidroga). Il volume dei sequestri, se da un lato evidenzia un’azione di contrasto delle forze di polizia ancora apprezzabile, dall’altro conferma una domanda di stupefacenti sempre molto alta. C’è da dire che circa la metà dei sequestri di cannabis è stata intercettata in una sola operazione, con un abbordaggio, nel mar Mediterraneo, al largo di Pantelleria, di un’imbarcazione con un equipaggio in gran parte di nazionalità indiana, tuttora in carcere per traffico internazionale di stupefacenti. Nel contesto internazionale, dove si segnalano, giornalmente, iniziative, progetti, tentativi di legalizzare la marjiuana, va annotata la recentissima presa di posizione di Manuel Mondragon Kilb, presidente della Commissione Nazionale messicana contro le Tossicodipendenze, che non “vuole vivere in un paese maringuero” e la temporanea sospensione, in Uruguay, della marjiuana venduta dallo Stato, mentre in Italia proseguono le effervescenze “radicali” favorevoli, da sempre, alla legalizzazione.
Continuano, intanto, i sequestri di piante di cannabis, coltivate nei campi o in casa, che hanno raggiunto, a fine settembre, quota centomila. Se ad agosto il record era toccato alla provincia di Trapani (35.456 piante), a settembre, Foggia ha avuto il primato con 3.770 piante. Ad esclusione di 24 province, in tutte le altre vi sono stati sequestri di piante con il numero minimo (due) a Belluno e a Teramo. In calo, rispetto ai valori di inizio anno, le persone arrestate per delitti collegati al traffico-spaccio con 1.074 in agosto e 1.267 a settembre. In diminuzione anche gli stranieri denunciati all’a.g. nei primi nove mesi dell’anno, con 5.753 e con un prevedibile calo a fine anno (in media, da diversi anni, sempre superiori alle 10mila unità). 636 i minori coinvolti in attività di spaccio, reclutati e utilizzati dai gruppi criminali. Nelle segnalazioni ufficiali della DCSA non compaiono, sino ad ora, dati specifici riguardanti i sequestri delle “nuove sostanze psicoattive” (cannabinoidi, ketamine, oppioidi, fentanili, farmaci, miscellanea) che stanno caratterizzando sempre più il mercato illecito delle droghe e che sono vendute, per lo più, on line ( esiste un web sommerso in cui si possono acquistare in modo anonimo e non rintracciabile). “Lasciateci lavorare, creiamo posti di lavoro, contribuiamo anche noi alla ricchezza del paese..” avrebbe detto, recentemente, un trafficante ai poliziotti che lo arrestavano con un paio di chilogrammi di cocaina. E’ il risultato del nuovo metodo di calcolo del pil nazionale che, da quest’anno, si è “arricchito” dei redditi (stimati) prodotti dal commercio delle droghe, oltre che dallo sfruttamento della prostituzione e dal contrabbando di sigarette. Dovremo aspettarci, prima o poi, anche qualche onorificenza, qualche “cavalierato del lavoro” per i narcotrafficanti?
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