Corviale. Chiamata alla corresponsabilità

Il sacco a pelo? C’è. Le ciabatte? Prese. Carta e penna? Già messe nello zaino. Ma forse conviene metterne un po’ di più, perché ci sarà tanto bisogno di carta e penna, di prendere appunti e di scrivere proposte, e formulare idee e percorsi. Il pieno nell’auto? Fatto anche quello. Speriamo di evitare il traffico, ma a Roma è sempre lecito questo dubbio. E allora partiamo presto, con il thermos colmo di caffè, giusto per trovare la strada un po’ più libera. Già, perché è giunto il momento di Giovani Contromafie. Dobbiamo arrivare entro mezzogiorno se non vogliamo perdere la plenaria con don Luigi Ciotti. E allora partiamo, da ogni dove per giungere a Corviale, dove incontreremo il quartiere nelle serate di venerdì 24 e sabato 25, dove potremo sgranchirci le gambe giocando secondo i principi del calcio sociale, proprio lì, dove c’è più bisogno di energia e coraggio. Ripartire da Corviale per rilanciare la lotta alle mafie, con lo spirito di chi sta subendo un furto davanti agli occhi: ci stanno rubando il futuro e ci costringono a scappare. Ma siamo di più e più forti. E allora daremo sfogo a questa contaminazione di idee, di esperienze e di proposte. Forse sarà meglio portare un altro thermos di caffè: i sei gruppi sugli ambiti di Contromafie saranno impegnativi, dovremo elaborare proposte sulle sei aree tematiche. In totale saranno quattro giorni di impegno e di studio, non una stanca passerella ferma alle parole.

I numeri sono dalla nostra: siamo davvero di più. Dicono che due teste siano meglio di una: allora anche trecento teste saranno migliori di una. Mettiamo insieme battiti ed onde cerebrali, sommiamo questi impulsi per generare una forza unica affinché dia la scossa agli Stati Generali dell’Antimafia. Abbiamo tanto da imparare e per quello non possiamo prescindere dalle generazioni che ci hanno preceduto. Ma ci sentiamo chiamati in causa e allora apporteremo il nostro contributo. Abbiamo capito da che parte stare, adesso dobbiamo solo capire come difenderla. E allora inventiamo strategie nuove, ma mettiamo nel bagaglio anche scudi, elmi ed armature. Peserà un po’ di più, ma ne vale la pena. Ci apprestiamo alla prossima battaglia, sperando che sia l’ultima. Sperando di vincerla questa guerra alle mafie, cosicché noi giovani potremo rincontrarci con più spensieratezza. E allora nello zaino mettiamoci tutto ciò che serve, con buona pace della schiena e delle compagnie aeree low-cost.