Una interpellanza parlamentare su morte giornalista Antonino Russo

OSSIGENO – Il deputato Gianni Melilla ha chiesto “l’accertamento della verità” sull’uccisione dell’inviato di Radio Radicale, avvenuta il 16 ottobre del 2000 in Georgia. Un’interpellanza parlamentare sulla morte del giornalista di Radio Radicale Antonio Russo, ucciso in Georgia il 16 ottobre del 2000, è stata presentata il 15 ottobre scorso al ministro degli Esteri Federica Mogherini dal deputato Gianni Melilla. Lo ha riferito l’Ansa.

Melilla ha chiesto “quali siano le iniziative assunte dal Governo Italiano e dalle nostre rappresentanze diplomatiche per l’accertamento della verità” sull’omicidio del giornalista, che stava documentando le violenze sulla popolazione cecena da parte dell’esercito russo. “A distanza di 14 anni da quell’assassinio – ha proseguito Melilla – non è stata ancora accertata la responsabilità di mandanti ed esecutori”.

Dall’appartamento di Russo, a Tibilisi, vennero trafugati computer e documenti. “Le autorità russe – sostiene Melilla – all’inizio tentarono di sviare le indagini parlando di incidente e di rissa tra balordi, ma la verità emerse subito: Antonio Russo era stato torturato e assassinato per la sua attività giornalistica di controinformazione”.

DF