Sit-in a Montecitorio contro povertà, per dignità e diritti
“Stop alla poverta’, dignita’ e diritti per tutti”: questo lo slogan al centro del sit-in, svoltosi oggi davanti a Montecitorio su iniziativa delle associazioni Libera e Gruppo Abele in occasione della giornata mondiale per la lotta alla poverta’. Per Libera, attualmente 16 milioni di italiani sono poveri; tra questi, 6 milioni vivono in condizioni di poverta’ assoluta. Durante il presidio alcuni volontari hanno corso, per una staffetta, intorno alla sede della Camera, passandosi come testimone una bandiera della Pace. I disoccupati e gli anziani hanno voluto raccontare la loro situazione economica e sociale, spiegando che non riescono ad arrivare alla fine del mese. I numeri riportati da Miseria Ladra, la campagna proposta da Libera per sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, su quelli che sono stati i risultati di questo sistema economico liberista, parlano di 10 milioni di poveri relativi, 6 milioni di poveri assoluti, 6 milioni di precari, 43,6 % di disoccupazione giovanile.
Le proposte per contrastare tali politiche ci sono e sono state citate, sia a livello locale, nazionale che Europeo: aumentare il budget di investimento sul sociale, favorire tutte le forme di economia civile e sociale, incrementare il fondo sociale e per non autosufficienza, reddito di cittadinanza e reddito minimo e, soprattutto, stop alle politiche di austerity. “Un terzo degli italiani – ha detto Giuseppe De Marzo, coordinatore della campagna “Miseria Ladra” di Libera, intervenuto al sit-in – vive in poverta’ e sono stanchi di aspettare le decisioni del governo, non basta la nuova Legge di Stabilita’ presentata qualche giorno fa”.
Oltre alla mancanza di politiche sul lavoro, sui giovani e sul sociale in Italia, in Europa le “logiche liberiste” hanno piano piano negli anni assottigliato lo Stato sociale, indicandolo come fonte immonda di sprechi – spiegano gli organizzatori. Durante il sit-in fra gli i lavoratori di Cassino, in particolare, hanno potuto far sentire la loro voce umile, denunciando la situazione di difficoltà in cui vivono nel distretto industriale del sud Pontino. Un dissenso e una rabbia, spiegano gli organizzatori, che mostreranno insieme alle parti sociali a Roma il 25 ottobre alla manifestazione per il lavoro, per la crescita e contro la disoccupazione.
* a cura di Marco Ronci
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