Franco La Torre: “I giovani sono i nuovi partigiani”
Per la prima volta dopo cinque anni, il premio Pio La Torre si apre agli enti locali e premia le buone pratiche amministrative nel campo dell’antimafia sociale e della legalità democratica. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, alla sala Pietro da Cortona, Musei Capitolini, in Piazza del Campidoglio .
Durante l’incontro il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel suo intervento ha ricordato il sacrificio di Pio La Torre per ribadire che non ci deve essere spazio, nella politica e nell’amministrazione, per la zona grigia e per i compromessi. La rete di Avviso Pubblico, che raccoglie quasi trecento enti in tutta Italia ed è promotrice del premio Pio La Torre insieme a Libera, ha raccontato l’impegno dei tanti amministratori locali che sui territori cercano di promuovere legalità e giustizia. Storie che raccontano di una Italia che costruisce e aggrega la dove le mafie vogliono dividere e distruggere.
“I giovani sono i nuovi partigiani” – dice Franco La Torre – rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala e ai giovani amministratori locali. Il figlio di Pio La Torre, attualmente presidente della rete europea di Libera (Flare) ribadisce con forza quanto sia “necessario affiancare all’azione repressiva contro le mafie anche l’educazione e la formazione continua dei nostri giovani, non solo nei contesti formali”
Una menzione speciale è stata consegnata da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazioanale anticorruzione, al comune di Bologna, per il progetto “Fare la cosa giusta”, per la promozione tra i giovani di una cultura della responsabilità e della legalità, diffusione di un’educazione alle regole, al senso civico e di rispetto della diversità, affermazione di concetti come cittadinanza attiva, costruzione della responsabilità, conoscenza e integrazione a scuola, prevenzione dei comportamenti antisociali e devianti dei giovani. Cantone ha spiegato, infatti, quanto sia importante valorizzare le buone pratiche per legittimare l’operato quotidiano di amministratori e assessori comunali che, tra mille difficoltà, contribuiscono all’affermazione della cultura della legalità.
Il primo premio è invece andato all’amministrazione di San Giuliano Milanese, comune ad alta densità abitativa, che ha prediletto il riutilizzo sociale dei beni confiscati per la riduzione dell’emergenza abitativa. La delegazione ha ritirato la targa dalle mani del ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che ha ricordato come Pio La Torre, in tutta la sua carriera politica, sia stato in grado di unire la legalità e la lotta alle mafie all’affermazione dei diritti fondamentali per tutti i cittadini. Il ministro ha inoltre sottolineato l’impegno del governo verso una politica della trasparenza, unica via percorribile per far riavvicinare i cittadini al mondo delle istituzioni.
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