Demolizione casa abusiva, Libera e Legambiente: “Saffioti esempio da seguire”
“La scelta di Gaetano Saffioti, testimone di giustizia che vive sotto scorta da 17 anni, di demolire con la sua ditta edile la casa abusiva del clan Pesce a Rosarno, dimostra la dignità e il coraggio di un imprenditore capace di fare il suo mestiere senza sottostare al giogo delle famiglie mafiose. Il suo gesto, ancora più significativo perché è stato l’unico a rispondere al bando della Prefettura, deve diventare un esempio da seguire per gli imprenditori onesti, perché si possa avviare una stagione di legalità e riscatto della provincia di Reggio Calabria”. Così Legambiente e Libera commentano la notizia delle operazioni di abbattimento da parte dell’impresa del testimone di giustizia Gaetano Saffiotti, della casa abusiva di un boss costruita in un area archeologica a Rosarno, che fino ad oggi nessuna impresa aveva voluto abbattere.
L’INTERVISTA DI MATTEO DALENA ALL’IMPRENDITORE GAETANO SAFFIOTI
In questo territorio, infatti, le ruspe non arrivano mai e l’abusivismo prospera indisturbato, tanto che nei dossier della campagna di Legambiente “Abbatti l’abuso”, su quasi duemila ordinanze di demolizione emesse tra il 2000 e il 2011 a Reggio Calabria, città sciolta per mafia nel 2012, non ne è stata effettuata nemmeno una. “Per questo – concludono le due associazioni – guardiamo con interesse all’attività della prefettura sul fronte delle demolizioni e siamo accanto a Gaetano Saffioti e a tutti coloro che, ognuno per il proprio ruolo, lavorano per riaffermare la legalità”.
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