L’Italia in cima alla classifica europea per il consumo di cannabis

75.603,786 kg di cannabis sequestrata dalle nostre forze di polizia ( e dalle dogane) su tutto il territorio nazionale, in un solo mese (giugno c.a.), di cui 70 tonnellate di hashish (intercettate a Trapani, in una sola operazione in mare) e più di 4 ton. di marjuana. 7.424 le piante di cannabis sequestrate sul totale di 18.876, dall’inizio dell’anno. Una domanda interna di queste due droghe che è andata aumentando sempre più, negli anni, e che oggi pone il nostro paese in cima alla classifica europea, sicuramente non invidiabile, di maggior consumatore di cannabis. Anche per la produzione in casa siamo sulla buona strada. Sono ormai diversi i sequestri di coltivazioni di marjiuana. L’ultimo, il 24 luglio u.s. nel territorio di Centuripe (Enna), compiuto dalla polizia di stato che ha arrestato due persone intente ad irrigare un centinaio di arbusti in un agrumeto. I profitti sono sempre considerevoli. Si pensi che i prezzi per il commercio di marjiuana all’ingrosso oscillano dai 1200 euro ai 1700 al chilogrammo ( allo spaccio da 8 a 10 euro al grammo), mentre per un chilo di hashish si va dai 1500 ai 2800 euro circa ( da 9 a 12 euro per grammo allo spaccio). Le oscillazioni dei prezzi (elaborati sulla base della media di quelli rilevati a Palermo, Reggio Calabria, Napoli, Bologna, Venezia, Firenze, Trieste, Torino, Genova, Milano, Verona) sono relazionati allo stato di purezza e all’origine delle droghe (DCSA,2014).

A metà dell’anno in corso, peraltro, è stato già superato ampiamente il record assoluto dell’anno passato in tema di sequestri, con circa 120 tonnellate, complessivamente, di stupefacenti. Si tratta di dati in fase di consolidamento, elaborati il 9 luglio u.s. dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. 11.151 le persone denunciate dall’inizio dell’anno alla magistratura ( una buona parte in stato di arresto) per i delitti collegati a spaccio/ traffico e di questi 4.083 gli stranieri e 426 i minori. Continua a “tirare” anche la cocaina con 1.556 kg sequestrati (241 kg solo nel mese di giugno), mentre l’eroina registra “solo” 348 kg di sequestri. Gli aumenti dei sequestri di stupefacenti sembrerebbero attribuibili più che a un incremento nel’impegno delle attività operative delle forze dell’ordine ( chiamate, con le poche risorse, a fronteggiare situazioni di particolare criticità in diverse zone del paese in tema di immigrazione illegale e di attività predatorie in aumento) ad un “mare pescoso” per usare un termine che usò, molti anni fa, il Prefetto Pietro Soggiu, ideatore della direzione centrale antidroga e grande conoscitore della materia. Insomma, ancora oggi, “basta gettare le reti in mare, avere un po’ di pazienza e si tira sempre su qualcosa!”.

“Pescosità” di droghe abbondante in gran parte delle province italiane, dove, chi più, chi meno, riesce ad eliminare dal mercato un po’ di queste sostanze. Le uniche zone dove, almeno nel mese di giugno, la “pesca” è andata male, ( zero operazioni) sono state quelle di Gorizia, Lecco, Piacenza, Pordenone. La criminalità, dunque, continua a fare affari d’oro con lo spaccio ed il traffico di droghe nel generale clima di disattenzione (politica in primis) sul tema che si va rilevando da un po’ di tempo a questa parte.