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Rassegna stampa 25 luglio 2014

il . Rassegne

Terra dei Fuochi, il punto della situazione – Un anno fa veniva sottoscritto il Patto per la Terra dei Fuochi e ieri a Napoli le istituzioni, i movimenti e i comitati coinvolti nella tutela della porzione di territorio che va dal nord della provincia di Napoli a sud di quella di Caserta si riuniscono ancora in Prefettura. Al centro del summit – come scrive l’Avvenire – tre punti fondamentali: salute, cittadini e bonifiche. Prefettura e forze dell’ordine non mancano di sottolineare i progressi ottenuti nel corso dell’ultimo anno riguardo repressioni e controllo; dall’altra parte i comitati vogliono maggiori risorse; le associazioni pongono l’accento, invece, sull’immobilità, pur riconoscendo gli sforzi delle istituzioni nel tentativo di limitare il fenomeno. Donato Cafagna, viceprefetto incaricato dal governo per la Terra dei Fuochi, evidenzia come “in un anno sia cambiata la consapevolezza” e ci sia stato “un salto di qualità dal punto di vista della responsabilità nella gestione del territorio da parte degli enti locali e un rafforzamento complessivo delle attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine e, dal 7 aprile, anche con il concorso dell’esercito”. Degli 800 militari previsti, però, sono solo 100 quelli giunti sul territorio e, in più, da non sottovalutare è la progettata soppressione del Corpo della Guardia Forestale prevista nell’ambito del disegno di ristrutturazione della Pubblica Amministrazione. Il generale Sergio Costa, comandante regionale della Guardia Forestale in Campania, lancia un appello al premier affinché venga rivista la situazione. Anche il presidente della commissione Ecomafie alla Regione Campania Antonio Amato ribadisce la necessità del Corpo Forestale nel contrasto alla criminalità organizzata e nella salvaguardia del territorio: “E’ un favore alle ecomafie. In Consiglio abbiamo presentato una mozione per dotare il Corpo Forestale degli organici e dei mezzi sufficienti a garantire la dovuta tutela ambientale”. Intanto problemi e difficoltà nella Terra dei Fuochi persistono: il presidente regionale dell’Anci, Francesco Paolo Iannuzzi, afferma che “occorrono risorse per rafforzare i controlli e per far sensibilizzazione a partire dalle scuole”. Anche le associazioni e gli oncologi criticano fortemente gli scarsi risultati, a danno delle oltre due milioni di persone che vivono sul territorio malato.

Servono risorse per la Terra dei Fuochi – Il summit sulla Terra dei Fuochi, tenutosi ieri alla Prefettura di Napoli, ha visto un vivace confronto con protagonisti istituzioni, associazioni e comitati. Come riportato da Il Mattino, Donato Cafagna, delegato del Ministero dell’Interno sulla Terra dei Fuochi, afferma che “il fenomeno è endemico, ha diverse matrici e tipologie, ma è un problema di democrazia, che richiede risposte multiple e sinergiche: anche sui rifiuti si misura la civiltà di un popolo. E occorre rilanciare l’iniziativa sul territorio, rafforzando e sostenendo l’impegno degli enti locali e intervenendo non solo sul fronte del controllo e della repressione ma anche della prevenzione”. Durante l’incontro si leva l’appello del presidente regionale Anci, Francesco Paolo Iannuzzi, che chiede al governo di “escludere dal Patto di stabilità interna le spese sostenute dagli enti locali le spese sostenute in questa lotta ai veleni”. Nonostante, però, il bando regionale per i progetti e la graduatoria dei Comuni assegnatari dei fondi, gli enti lamentano di non aver ricevuto ancora nulla. Inoltre, da Caivano, don Maurizio Patriciello denuncia un “sistema sanitario in mano ai privati dove il diritto alla salute viene scippat ai poveri”, contribuendo all’aumento esponenziale di vittime, soprattutto giovani. Il viceprefetto si concentra su dati e numeri del progresso, la direttrice dell’Arpa Campania Marinella Vito aggiorna sulle iniziative del gruppo tecnico sulle aree agricole, il dirigente della Regione Renato Pizzuti mostra gli screening sanitari delle aree a rischio. Le parole più forti arrivano, però, dall’oncologo Mafella dell’Isde, medici per l’ambiente, che tuona contro il problema della radioattività, mostrando la “Road map” per la salvezza della Campania e invitando a muoversi in fretta: “Ci sono ritardi oggettivi, la Regione ha deliberato, ora proceda”

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