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Lazio, un sistema criminale al comune di Formia

di Elena Ganelli il . Lazio

CONCLUSE LE INDAGINI, CONTESTATO ANCHE IL REATO DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE// – Un vero e proprio sistema di malaffare che aveva il suo centro di potere all’interno dell’amministrazione comunale di Formia e all’interno del quale operavano politici, dipendenti e dirigenti dell’ente e qualche imprenditore. E’ questo il quadro tracciato dalla Procura della Repubblica di Latina che in questi giorni sta notificando l’avviso di chiusura indagine alle venti persone chiamate a rispondere a vario titolo di venti reati tra i quali l’associazione finalizzata alla corruzione, alla concussione, all’abuso d’ufficio e al peculato.

Secondo il sostituto procuratore Miliano, due anni fa a Formia venne costituita un’associazione per delinquere della quale facevano parte l’allora sindaco nonché presidente del Consiglio provincialeMichele Forte, l’allora assessore e attuale consigliere comunale Antonio Di Rocco, l’ex consigliere comunale Antonio Calvano, i dirigenti comunali Roberto Guratti e Stefania Della Notte e il tecnico e attuale consigliere comunale Erasmo Picano.

Nel lungo elenco figurano inoltre Antonio D’Ambrosio (amministratore dell’Aurora Immobiliare), Stefano Paone (ex consigliere comunale e amministratore del pastificio Paone), Stefania Della Notte (ex dirigente dell’ufficio tecnico e oggi dirigente del settore Ambiente), Agostino Di Mille (progettista e direttore dei lavori del permesso a costruire per la realizzazione del centro commerciale all’ex pastificio Paone), Filippo Gionta (funzionario del settore urbanistica), Benedetto Assaiante (ex vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Formia),  Angela Ciardi (amministratore della società consortile “Intesa Coop Le.Sa.Sca.” – Asilo La vecchia Quercia), Italo La Rocca (commissario per la gara d’appalto per la gestione dell’asilo La Vecchia Quercia e oggi dirigente del settore Cultura, Anagrafe e Affari generali), MariangelaParasmo (commissario per la gara d’appalto per la gestione dell’asilo La Vecchia Quercia), Rosanna Picano (comandante della polizia locale di Formia, attualmente anche dirigente ai servizi sociali), Sergio Spinosa e Luigi D’Elia (componenti del corpo di polizia locale di Formia), Patrizia Giglio (proprietaria di manufatto abusivo), Flavio Fantasia (amministratore della società RedSnapper, proprietaria di un supermercato).

Sotto i riflettori dell’accusa sono finiti gli interventi urbanistici per la realizzazione di un residencee quelli per la riqualificazione del pastificio Paone, considerati dal magistrato lottizzazioni abusive, portate avanti tra abusi d’ufficio e falso come del resto la realizzazione della lottizzazione “Luci sul Golfo”; accuse di abuso d’ufficio e falso vengono inoltre contestate per il via libera al supermercato “Todis” e l’appalto per la gestione dell’asilo nido. Un ulteriore filone di inchiesta ha invece esaminato l’acquisizione al patrimonio comunale di un manufatto in stato di totale abbandono con una perizia che lo sovrastimava. Insomma un vero e proprio sistema d’affari all’interno del Comune sul quale si aggira anche l’ombra dei Bardellino visto che nel corso dell’indagine sono stati anche presi in esame i rapporti tra Calvano e la potente famiglia casalese che si era stabilita proprio a Formia negli anni Settanta quando infuriava una violenta guerra di camorra durante la quale morì il fondatore Antonio. Sarebbe stato infatti Calvano a indurre l’architetto comunale Pennini a rinnovare l’alloggio popolare a Flora Gagliardi, moglie di Ernesto Bardellino, ex sindaco di San Cipriano d’Aversa e fratello di Antonio. Trascorso il termine a disposizione degli indagati per l’esame degli atti d’indagine la Procura procederà con le richieste di rinvio a giudizio.

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