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Sicilia, sequestri nel siracusano per il clan Trigila

di Cristiana Mastronicola il . Brevi

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania sta conducendo un’operazione di confisca del patrimonio degli eredi di Aurelio Magro, ex commerciante di abbigliamento di Avola, nel siracusano. La confisca è stata proposta dal Direttore della DIA e disposta dal Tribunale di Siracusa, in virtù della normativa antimafia che prevede di poter attaccare il patrimonio di esponenti della criminalità organizzata anche dopo il decesso. L’azione si inserisce nell’ambito dell’operazione “Nemesi” che nel luglio del 2008, con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania, aveva portato all’arresto di oltre sessanta affiliati del Clan mafioso Aparo – Nardo – Trigilia, con l’accusa di “associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata ed illecita concorrenza con violenza aggravate da finalità e metodo mafioso”.

Durante quelle indagini era emerso il nome di Aurelio Magro, come esponente di primo piano del clan Trigila, collegato al cartello criminale attivo nel siracusano Aparo – Nardo – Trigila, dipendente dalla famiglia catanese di Benedetto Santapaola. Le confessioni di alcuni collaboratori di giustizia avevano inoltre evidenziato come Aurelio Magro, suocero del boss Michele Crapula, si occupasse della gestione del giro di estorsioni messo in piedi dal clan e di coordinare i contatti con le vittime.  Determinante è stata la serie di accertamenti di natura economico-finanziaria disposti dalla DIA di Catania, che hanno fatto emergere importanti incongruenze relative al patrimonio effettivo degli eredi di Aurelio Magro: le cifre rilevate dalle indagini  sono, infatti, di molto superiori rispetto al reddito dichiarato dalla famiglia. Proprio alla luce di ciò la Direzione Investigativa Antimafia di Siracusa ha ordinato il sequestro dei beni intestati alla moglie e ai figli di Aurelio Magro, riconducendoli alle attività illecite portate avanti dal clan Trigila. Due appartamenti, quattro lotti di terreno ad Avola, quattro autovetture ed un motoveicolo sono stati quindi confiscati in base alle disposizioni del Tribunale di Siracusa.

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