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Nasce coordinamento Libera a Vibo Valentia

di Lucia Lipari il . Calabria

All’interno del Convitto “Filangeri”, alla presenza di don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera, di Domenico Nasone, referente regionale, e dei tanti soci intervenuti, si è costituito il coordinamento vibonese di Libera, nato sul solco di un’esperienza già forte sul territorio, che negli ultimi anni ha avviato importanti percorsi formativi. “Il coordinamento eletto proseguirà il cammino finora svolto in una logica di servizio e responsabilità, di inclusione e di condivisione, dando risposta al grido di povertà e legalità”, questa la voce compatta che si è levata dalle associazioni che hanno aderito a Libera nel vibonese e che hanno preso la parola durante il dibattito. Il referente regionale, Domenico Nasone ha introdotto dicendo che: “In Calabria la ‘ndrangheta continua ad esercitare con violenza la propria presenza a danno di imprenditori, associazioni e singoli cittadini. La presenza capillare di Libera è uno strumento fondamentale a servizio della verità e della giustizia e per favorire percorsi di liberazione da ogni forma di violenza e prevaricazione. Il coordinamento di Vibo rinasce dopo un percorso di formazione, che vede 11 associazioni concretamente impegnate a realizzare la mission di Libera”.

Il referente territoriale, don Giuseppe Fiorillo nel corso del pomeriggio ha dichiarato: “Siamo molto felici di essere arrivati a questo traguardo, che è frutto di un cammino di formazione che è stato arricchito dal supporto di Libera Calabria. Il coordinamento che si è costituito è formato da dodici realtà associative, ma la parola cardine è insieme. E’ un momento particolare, in cui è maturata la consapevolezza nella cittadinanza attiva di volersi impegnare sempre con più slancio, anche per questo il coordinamento di Vibo ha dinanzi a sé un lavoro importante al fine di liberare un territorio oppresso dal malaffare e tanti gravi problemi, tra tutti la crisi economica. Il lavoro silenzioso – continua Don Fiorillo – e aperto alle realtà sociali portato avanti in queste anni, soprattutto con il coinvolgimento delle scuole, hanno tradotto in memoria ed impegno il nostro agire. Penso che Libera rappresenti un raggio di sole in una terra fragile dove sembra dominare la corruzione, figlia primogenita di illegalità. Libera è un impegno retribuito dal buon fine, se seminiamo oggi, con forza, coraggio e dedizione, domani i nostri figli raccoglieranno un raccolto abbondante”. 

Chiude i lavori dell’assemblea don Marcello Cozzi: “C’è grande gioia e soddisfazione per questa esplosione di coordinamenti e presidi, ma questa stessa esplosione è anche motivo di preoccupazione, perché ci responsabilizza sui territori. La cosa più difficile non è mettere insieme le persone, ma ancora di più le associazioni, farle uscire dalla logica dei campanili e delle etichette. Cerchiamo di riconoscere il confine che fa la differenza tra la benevita e la malavita, tra mafiosi e non mafiosi – prosegue – la sfida di Libera è stare insieme. C’è su Vibo Valentia la necessità di una presenza organizzata di Libera, non perché Libera debba essere considerata l’unica depositaria della legalità, non è questo che la muove. Grande rispetto di chi fa le stesse battaglie pur con altri percorsi. Libera è una proposta, con la sua carica, il suo specifico, è un cammino comune che intende valorizzare lo specifico e l’identità di ogni realtà che vi aderisce”.

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