Camorra: Iovine e il filone dei “processi aggiustati”
Si avvicina il momento della verità per il superboss pentito Antonio Iovine, che sarà sabato in aula nel processo in corso a Santa Maria Capua Vetere che vede, tra gli imputati, l’ex sindaco di Villa di Briano Enrico Fabozzi e i fratelli imprenditori Mastromonico e lunedì a Napoli, nel processo che lo vede imputato con il boss Francesco Bidognetti e il suo ex avvocato Michele Santonastaso. Proprio Santonastaso è stato oggetto delle dichiarazioni messe a verbale dal collaboratore di giustizia il 28 maggio scorso, nell’ambito delle quali Iovine ha parlato dei giornalisti Roberto Saviano e Rosaria Capacchione come possibili bersagli di una “reazione pericolosa” da parte della camorra, quando, facendo riferimento all’istanza di rimessione avanzata proprio dal suo ex avvocato e da Carmine D’Aniello nel corso del processo Spartacus, spiega: “Io non so se l’avvocato Santonastaso si rendeva conto di quanto fosse pericoloso discutere con Bidognetti di queste cose che avrebbero potuto, per l’indole di Bidognetti, scatenare davvero una reazione pericolosa per Roberto Saviano e per Rosaria Capacchione”. Ma il boss tira in ballo Santonastaso anche su un altro fronte: “si è reso disponibile per aggiustare i processi”, riferisce il camorrista nello stesso verbale. E proprio quello dei “processi aggiustati” potrebbe essere il nuovo filone d’indagine su cui si impegnerà la Dda di Napoli, secondo quanto riporta ‘Il Mattino’.
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