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La Rigel nel mirino dei servizi

di Palladino e Tornago il . Senza categoria

TOXICLEAKS – Tre informative del Sismi recano addirittura una data antecedente l’affondamento della nave, avvenuto il 21 settembre 1987. E gli organizzatori dell’ultimo viaggio della nave erano «noti» al servizio segreto militare.

I servizi segreti si occupavano della Rigel già nel 1987. Sulle tracce della “nave a perdere” su cui otto anni dopo indagherà il capitano Natale De Grazia, affondata nelle acque calabresi, in quei mesi dell’87 non c’era solo la Guardia di Finanza di La Spezia. Anche il Sismi seguiva da vicino le vicende di quella nave, e del gruppo che organizzò il suo ultimo viaggio.
Nei documenti desecretati di recente dalla Camera dei deputati, emerge un preciso interesse del servizio segreto militare per le vicende legate alla nave scomparsa nel nulla – secondo una fonte del Corpo Forestale di Brescia – con un carico di «uranio additivato». Un’attività informativa addirittura antecedente all’affondamento della nave, avvenuto il 21 settembre ’87, che difficilmente si spiega con una mera curiosità per l’inchiesta condotta nel contempo dal nucleo tributario della Guardia di Finanza per truffa all’assicurazione. Un’inchiesta che si avvalse di intercettazioni telefoniche, allora pcoo impiegate, e solo per casi di estrema gravità.

 

TRE INFORMATIVE PRECEDENTI L’AFFONDAMENTO

Il Sismi mostra di conoscere bene alcuni dei protagonisti della storia della Rigel, riferendosi, in una nota del 7 ottobre ’87, al coinvolgimento nel naufragio del «noto Gennaro Fuiano», considerato uno dei principali ideatori della spedizione – in seguito assolto in appello. Noto al Servizio? Per quale motivo? E perché il Sismi seguiva la preparazione della nave, inviando almeno tre note riguardanti in qualche modo la Rigel – come emerge dagli atti – il 21 luglio, il 10 agosto e il 15 settembre 1987? Tutte precedenti l’affondamento o la scomparsa dell’imbarcazione.

 

UNA NAVE SEGUITA DA VICINO DAI SERVIZI

Le informative del Sismi indicano con precisione tutti i movimenti della Rigel: «La motonave ha sostato nel porto di Marina di Carrara dal 21 agosto al 2 settembre 1987 imbarcando la merce indicata nell’allegato manifesto di carico – si legge nel documento segreto del
Sismi datato 10 ottobre ’87 – Dal 2 al 9 settembre ha sostato in rada per avaria». Le informazioni raccolte, a poche settimane dal naufragio, sono precise: «Nella notte tra il 20 e il 21 settembre ’87 è stata affondata in prossimità di Capo Spartivento». E i militari indicano anche le coordinate, che coincidono con quelle registrate dai Lloyd’s di Londra: «Lat. 37° 58′ 7° N – Long. 16° 49′ 7° E».

 

IL CARICO? «NULLA DI INTERESSANTE»

Il carico della nave, che nelle indagini condotte nel ’95 dal capitano Natale De Grazia (ucciso in missione da una sostanza tossica proprio mentre si stava recando a La Spezia) era al centro di verifiche e accertamenti per il sospetto che si trattasse di materiale nucleare, interessava i servizi nell’immediatezza del naufragio. Anche se un funzionario annotava a mano, accanto ai registri di carico subito acquisiti dall’intelligence: «L’elenco del materiale trasportato dalla Rigel è stato visionato da … omissis … che lo ha giudicato di poco conto». Come si spiega dunque l’interesse dei servizi si sicurezza?

 

QUELLE NOTE FURONO INVIATE AL PM NERI?

Le note del Sismi sulla Rigel, inoltre, non sembrano far parte dei documenti che l’agenzia trasmise al pm Francesco Neri all’epoca delle indagini sulle “navi a perdere”, che nell’elenco dei fascicoli desecreatati viene indicato come «materiale documentale d’interesse del procedimento penale nr. 2114/94 R.g.n.r. nei confronti di Giorgio Comerio, trasmesso dal Sismi alla Procura circondariale di Reggio Calabria». Un – altro – mistero nel mistero.

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