Camorra: Iovine, “la camorra non è l’unico responsabile”
“C’erano soldi per tutti in un sistema che era completamente corrotto”, questa la confessione del boss Antonio Iovine, in un interrogatorio reso nei giorni scorsi ai pm, seguito alla scelta del casalese di collaborare con la giustizia . “Sto spiegando un sistema in cui la camorra non è l’unica responsabile”: le prime dichiarazioni del boss (depositate in un processo in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere) lasciano intravedere risvolti interessanti su implicazioni nell’organizzazione mafiosa di imprenditori e politici. È per questo che il pm insiste per ottenere nuovi interrogatori che chiariranno i presunti rapporti con soggetti esterni al clan camorristico di Casal di Principe.
Sulla politica Iovine si esprime subito e in modo esplicito, tirando in ballo sindaci che, durante le campagne elettorali, si sarebbero appoggiati alla camorra per ottenere voti e finanziamenti: “Non aveva alcuna differenza il colore politico del sindaco, perché il sistema era ed è operante allo stesso modo”. Secondo quanto riferito il 13 maggio al pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro, il boss era “del tutto indifferente rispetto a chi si candidava a sindaco, nel senso che chiunque avesse vinto automaticamente sarebbe entrato a far parte di questo sistema da noi gestito”.
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