‘Ndrangheta: sequestri a Roma e Vibo per la cosca Fiarè-Razionale
La cosca Fiarè-Razionale ancora nel mirino della DIA. È Saverio Razionale a capeggiare il clan che, giunto a Roma, aveva iniziato a reinvestire il patrimonio frutto delle attività mafiose in Calabria sul territorio della capitale. Tra le attività commerciali aperte a Roma spicca, non lontano dalla centralissima via Veneto, il noto Caffè Fiume, nelle vicinanze della omonima piazza.
La DIA di Roma, in collaborazione con la Sezione Operativa DIA di Catanzaro, ha eseguito un provvedimento del Tribunale – Sezione misure di prevenzione – di Vibo Valentia, che ha investito anche la società Caffè Fiume s.r.l., proprietaria dell’attività omonima in Via Salaria.
Grazie alle analisi investigative seguite ai sequestri di marzo sul territorio di Roma e Vibo, si è giunti a ricostruire in modo minuzioso il percorso seguito dal clan per acquisire l’esercizio commerciale sopra menzionato, oltre alle società nate appositamente per evitare il sequestro di Caffè Fiume.
Continuano i sequestri della DIA a danno dei Razionale con un secondo bar-ricevitoria e un appartamento (residenza della stessa famiglia) a Vibo Valentia. In realtà, le indagini della Direzione Investigativa Antimafia rivelano che l’appartamento era intestato al Sindaco di San Gregorio di Ippona (con carica riconfermata alle elezioni comunali di domenica 25 maggio), il quale negli anni Ottanta avrebbe venduto al clan l’abitazione, sottraendosi, però, dall’effettuare il passaggio di proprietà e facilitando in questo modo Saverio Razionale ad aggirare la normativa antimafia.
L’operazione di oggi ha toccato anche la società edile Lico Santo s.r.l., di rilievo nazionale, con sede giuridica a Roma, ma attiva in diverse città della penisola. La gestione della società è stata affidata – nel rispetto delle nuove norme antimafia – ad un amministratore giudiziario, in quanto la DIA di Roma ha portato alla luce profonde relazioni con due società già sequestrate perché riconducibili alla cosca Razionale, la Edil Service s.r.l. e la Roma Service s.r.l.
Razionale avrebbe poi procurato degli operi alla Lico Santo s.r.l., la quale società, assumendo i lavoratori in nero, avrebbe notevolmente abbassato le spese relative ai costi di lavoro relativi all’organico del personale. Attraverso questa mossa, la cosca Fiarè-Razionale si assicurava la fedeltà di una società che, perennemente in debito con il clan, avrebbe garantito allo stesso di partecipare in modo indiretto e sicuro ad appalti pubblici e privati.
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