Esecuzione a Palermo: la mafia torna ad uccidere
Gli inquirenti non hanno dubbi: ad uccidere Daniele Discrede, commerciante quarantaduenne palermitano, lo scorso sabato è stata la mafia. L’uomo, secondo quanto riporta La Stampa, stava uscendo dal suo supermercato nella borgata Passo di Rigano, alla periferia di Palermo, quando è stato avvicinato da tre uomini che, tenendo da parte la figlia di 8 anni, hanno ucciso l’uomo con sei colpi di arma da fuoco. La somma irrisoria di 4.500 euro sembra escludere l’ipotesi di rapina. La squadra mobile e il sostituto procuratore Di Matteo scelgono di seguire la pista dell’omicidio pianificato. Si indaga sui contatti dell’uomo che, incensurato, sembra essere lontano dall’ambiente mafioso palermitano. Intanto emerge l’inquietante analogia con l’omicidio di Giuseppe Di Giacomo – fratello di un boss – ucciso nel quartiere la Zisa (altro baluardo di Cosa Nostra) davanti agli occhi del figlio di appena 9 anni. Ipotesi di attentato contro magistrati e uomini d Stato si affiancano ora all’allarmante verità di una mafia che torna ad uccidere, “rompendo l’equilibrio interno tra clan che aveva bloccato gli omicidi”.
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