L’ex ministro Claudio Scajola, arrestato dalla Dia. L’accusa è di aver favorito la latitanza di un ex parlamentare condannato per mafia
Sono otto i provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, diretta dal Procuratore della Repubblica De Raho. Fra gli arrestati anche l’ex ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, fermato dalla Dia di Reggio Calabria questa mattina all’alba in un albergo di Roma con l’accusa di favoreggiamento della latitanza dell’ex parlamentare Amedeo Matacena. L’imprenditore reggino Matacena, colpito anch’esso da provvedimento restrittivo insieme alla moglie Chiara Rizzo ed alla madre Raffaella De Carolis, risulta latitante, dopo la condanna in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è latitante, a seguito di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Sono in corso numerose perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia, oltre a sequestri di società commerciali italiane, collegate a società estere, per un valore di circa 50 milioni di euro.
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