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Al fianco di Tiberio Bentivoglio

di Sabrina Garofalo il . Calabria, L'analisi

“Restiamo accanto alla famiglia Bentivoglio” è l’invito che Libera in Calabria continua a diffondere in queste ore. “L’ennesimo gesto intimidatorio ai danni di Tiberio Bentivoglio e della sua famiglia – si legge nella nota diffusa dal coordinatore provinciale Francesco Spanò e regionale Mimmo Nasone – non fa che rendere ancor più granitica la nostra scelta di stare al loro fianco. La rete di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” non indietreggerà di un passo sino a quando Tiberio e i suoi cari non saranno, una volta per tutte, liberi di condurre serenamente la propria vita e la propria impresa in questa nostra città”.

 

La storia di Tiberio Bentivoglio ha segnato il percorso della denuncia contro racket ed estorsioni in Calabria, più di vent’anni di atti intimidatori, un agguato e un proiettile in un polpaccio, lentezze burocratiche, isolamento e solitudine. Ma è anche storia di reti che si costruiscono intorno, di positività che insieme a tutti gli altri imprenditori che con coraggio e permessa rappresentano in terra di Calabria la speranza che diventa possibilità. Con questa convinzione i coordinamenti calabresi di Libera confermano la propria corresponsabilità e il proprio impegno. Si legge nella nota diffusa: “[…] Non ci fermeremo fino a quando, attraverso l’opera delle istituzioni e la collaborazione di donne e uomini assetati di verità, Reggio”- e la Calabria tutta- “non renderà piena giustizia alla famiglia Bentivoglio per le troppe sofferenze che questi nostri concittadini e imprenditori onesti sono stati costretti a subire negli ultimi venti anni. I vigliacchi autori di quest’ultimo gesto criminale credono di poter ancora intimidire. Ma sono loro, in realtà, ad aver paura perché scorgono ormai il capolinea della loro scellerata carriera. Si annusa, infatti, già nell’aria, grazie al risveglio di tante coscienze, il fresco profumo di una nuova stagione in cui Reggio”- e la Calabria tutta- “diventerà un luogo in cui Tiberio e tutti noi potremo realizzare sogni e progetti di vita”.

 

Con questa consapevolezza, Libera ha scelto di convocare tutti gli amici della famiglia Bentivoglio per condividere un momento di corresponsabilità, amicizia e certezza di questo nuovo cambiamento. Si legge ancora nella nota “Ciascuno porti con sé un pensiero da condividere , un oggetto da donare o un cibo da gustare in spirito di comunità ma, sopra ogni altra cosa, portiamo tutti in regalo alla “sanitaria Sant’Elia” e a Tiberio la speranza e la gioia del cambiamento che sta per arrivare e che dipende, innanzitutto, dal nostro impegno”.

 

L’appuntamento è, quindi, per oggi martedì 22 aprile, a partire dalle ore 18,30, di fronte alla “Sanitaria Sant’Elia” in via Reggio Campi II tronco ( Condera ) n. 184.

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Sabrina Garofalo

Sono una donna calabrese, trenta anni. Dottora di ricerca in “Politica società e cultura” ed assegnista presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. Componente del Centro di Women’s Studies “Milly Villa”, mi occupo di studi di genere, migrazioni, Mediterraneo, mafie ed antimafia. Credendo fortemente nel valore dello studio e della ricerca come strumento di cambiamento e trasformazione dei territori, condivido il progetto di Libera formazione e università. Faccio parte dell’Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità in Umbria, esperienza innovativa e modello da costruire. Credo fortemente nel cambiamento della mia terra, cerco di riconoscere sempre la differenze tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, e vivo corresponsabilmente il mio impegno nel coordinamento provinciale “Roberta Lanzino” di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie a Cosenza.

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