Basilicata24.it: nuovi atti intimidatori contro la redazione
www.ossigenoinformazione.it – Il quotidiano online lucano ancora bersaglio di minacce: due nuovi episodi in pochi giorni. “Sembra una ‘strategia della tensione’”, denuncia il direttore/// — Una cartina stradale con una croce disegnata ed un falò appiccato accanto all’auto del direttore Giusi Cavallo: sono gli ultimi episodi di minacce di cui è vittima la redazione del quotidiano online lucano Basilicata24.it, più volte bersagliato nel recente passato da inquietanti intimidazioni. LA CARTINA – “Il 26 marzo”, racconta il direttore ad Ossigeno, “avremmo dovuto partecipare ad un incontro informale con l’ex ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Due giorni prima però, durante la pausa pranzo, abbiamo notato, posata sul parabrezza dell’auto di uno dei cronisti della redazione, una cartina stradale, con evidenziato il percorso che avremmo compiuto per raggiungere il luogo dell’incontro. A metà strada era stata disegnata una croce”.
“Abbiamo avuto una bruttissima impressione, ci siamo sentiti controllati”, spiega Cavallo. “Alla fine abbiamo deciso di non andare più all’incontro, perché il convegno sarebbe stato di sera ed avevamo un certo timore”. IL FALÒ – Passano pochi giorni ed arriva un altro “avvertimento”: “Il 28 marzo”, dice Cavallo, “quando ho raggiunto la mia auto alla fine della giornata di lavoro, ho trovato accanto alla portiera dei cartoni che bruciavano. Ho chiamato la polizia, che è intervenuta. Le fiamme si erano alzate fin sopra l’altezza della macchina”.
“Credo che se avessero voluto far saltare l’auto in aria l’avrebbero fatto, però stanno cercando proprio di impaurirci. Mi sembra che si tratti di una sorta di ‘strategia della tensione’”, aggiunge. Entrambi gli episodi sono stati denunciati alle forze dell’ordine. “La questura mi ha assicurato che stanno lavorando sul nostro caso, speriamo che si faccia presto chiarezza”, conclude la giornalista, che nel gennaio scorso aveva deciso di rendere pubblici diversi episodi intimidatori ricevuti dalla testata nei tre mesi precedenti: minacce verbali fatti di persona, croci disegnate sulle auto, messaggi in forma scritta e minacce di morte.
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