Don Ciotti a Messina Denaro: “Convertiti e cambia vita”
“Come il Papa, io, che sono nessuno, mi metto in ginocchio e chiedo aMatteo Messina Denaro e a chi ha scelto il male di convertirsi e cambiare vita”. E’ l’appello rivolto al boss latitante di Castelvetrano da don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione “Libera”, questa mattina a Trapani per la commemorazione del ventinovesimo anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985 in cui persero la vita Barbara Rizzo e i suoi gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, di 6 anni. “Piangete e convertitevi perchè vincerà il bene nonostante tutto”, ha aggiunto il prete, che parlando con i cronisti della ventennale latitante del capomafia ha detto: “I dubbi sono più sani delle certezze e a me i dubbi non mancano. C’è stata da parte di qualcuno la volontà di catturarlo ma ho l’impressione che da parte di altri si sia fatto di tutto per non permettere di incontrarlo”. Per il fondatore di Libera “c’è chi lavora perchè la verità su tante stragi irrisolte non venga fuori. Ed è questa la nostra amarezza. Chiederemo a Dio -ha proseguito- che ci dia una bella pedata perchè nessuno si senta arrivato in quel che fa. Impegnamoci per il cambiamento vero, perchè la legge sulla corruzione in Italia non riesce a passare, le leggi sull’ambiente sono bloccate, le riforme sulla giustizia non vanno avanti, le politiche sociali sono mortificate e ci sono tanti cittadini a intermittenza”.
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