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Un concerto in memoria delle vittime delle mafie

di Piero Invidia* il . Lombardia

Quando il direttore brasiliano Martino Lutero Galati De Oliveira con gesto deciso dà il via perché l’orchestra di Vigevano inizi il solenne Requiem di Mozart, gli attimi di sospensione precedenti sembrano risolversi in un fluire di emozioni diverse. Diverse quanto il sentire delle centinaia e centinaia di persone che hanno gremito la splendida chiesa cinquecentesca di Sant’Angelo in Milano, dopo aver pazientemente aspettato fuori in coda per più di un’ora. 26 marzo, ore 21.00: è il Concerto Dedicato alle Vittime di Tutte le Mafie, organizzato dalla Rete culturale “Cantosospeso” (Forum Corale Europeo) e da Libera (Coordinamento dei familiari in Lombardia e Presidio Lea Garofalo) con il supporto di Radio Popolare, la Scuola di Formazione Antonino Caponnetto ed il patrocinio del Comune di Milano.

In realtà si era cominciato ad immaginare questo evento già in gennaio, quando presso la Palazzina Liberty si era tenuto lo stesso concerto per un pubblico più ristretto, in memoria di Lea Garofalo. Alla fine di quel concerto, dall’incontro tra alcuni soci di Libera lì presenti, una rappresentante del coro e lo stesso direttore d’orchestra è partito l’input e, man mano, l’organizzazione di questo concerto presso Sant’Angelo. Nonostante i timori di non poter gestire l’evento in modo ottimale, anche per i tempi ristretti e i numerosi appuntamenti che ogni anno in primavera Libera sostiene, si è capito che la cosa stava marciando nel migliore dei modi quando le telefonate per prenotare e comprare i biglietti sono aumentate vorticosamente. E infatti la chiesa si è riempita all’inverosimile e le note mozartiane hanno sicuramente appagato le aspettative di tutti.

Intercalati tra un pezzo e l’altro del Requiem, sono stati interpretati da tre attori dei brani in memoria di Lea e Denise e di Giuseppe Fava, vittime del crimine mafioso. Il ricordo è andato anche ai tanti morti in mare nella speranza di un futuro migliore da cercare in Europa: anche loro vittime di cartelli mafiosi che, pur di accaparrarsi quote di denaro da chi magari si è venduto tutto pur di racimolarlo e tentare una vita migliore, non esitano a costringere migranti in barconi dove la sicurezza è l’ultima cosa a cui badare…

Eppure, almeno per una sera, l’orchestra, il coro e la splendida interpretazione dei quattro solisti per il Requiem hanno sollevato gli animi dei presenti su un livello che per gli umani dovrebbe essere quello ottimale, cioè quello della conoscenza, della cultura e della solidarietà… Si può ben dire che è stato un degno coronamento, in Libera, della XIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che quest’anno si è svolto a Roma con il toccante incontro con Papa Francesco nella chiesa di S.Gregorio e a Latina per la marcia della legalità, partecipata e vivacizzata da più di centomila persone.

 

*Piero Invidia – coordinamento lombardo dei familiari delle vittime innocenti delle mafie

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