Consegnato a due cooperative il vigneto confiscato e intitolato a Placido Rizzotto
E’ stato intitolato a Placido Rizzotto e consegnato a due cooperative antimafia un grande vigneto nel feudo di Verbumcaudo a Polizzi Generosa (Palermo), confiscato al boss di Cosa nostra Michele Greco. La cerimonia ha marcato il sessantaseiesimo anniversario dell’omicidio del sindacalista della Cgil, che fu rapito a Corleone e gettato ina foiba del monte Rocca Busambra dove i suoi resti sono stati ritrovati solo nel 2009. Alla manifestazioni erano presenti Sonia Alfano, presidente della commissione antimafia del Parlamento europeo, e i sindaci di 18 Comuni che fanno parte del consorzio “Sviluppo e legalità”. La vigna sarà coltivata dalle cooperative Lavoro e non solo e Libera terra, che in Sicilia gestiscono già molti fondi agricoli sottratti alla mafia. Il feudo di Verbumcaudo, vastissima estensione di campi con prevalenza di grano, fu sequestrato al boss Greco, detto “il Papa” dal giudice Giovanni Falcone nel 1988 ma solo dopo un lunghissimo iter fu avviato al riuso sociale con la sua consegna alla Regione siciliana nel 2012. A sua volta la Regione lo ha affidato al Comune di Polizzi Generosa, che vi ha creato, tra le altre cose una “Banca della vite” per la salguardia dei vitigni autoctoni dell’isola. Per l’assegnazione del feudo alla società civile si è battuto a lungo il sindacalista della Cgil Vincenzo Liarda, che è stato negli anni bersagliato da una serie di intimidazioni e che oggi ha partecipato alla cerimonia in memoria di Rizzotto. E’ stata anche l’occasione per presentare una nuova iniziativa dell’assessorato regionale alle Risorse agricole, la “Banca della terra”: è un archivio che nelle intenzioni dovrebbe favorire l’assegnazione di terreni agricoli incolti non solo provenienti da misure patrimoniali antimafia, ma anche retaggio della riforma agraria degli anni ’50.
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