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“Storie dei nostri cari patrimonio di memoria e impegno per il Paese”

di Stefania Grasso* il . Lazio

Oltre 400 familiari  di vittime delle mafie il 22 marzo  saranno a Latina per la “XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno” /// –  Ogni anno ci avviciniamo alla giornata della memoria e dell’impegno con stati d’animo differenti. Ogni anno ci facciamo nuove domande alle quali cerchiamo di dare risposte concrete. Chiarire il ruolo, il senso del nostro ruolo, consente di centrare con forza l’obiettivo del perché questa giornata. Diceva Carlo Cattaneo “L’istruzione è la più’ valida difesa della libertà”. Conoscere ci rende capaci di essere liberi. Conoscere la storia del nostro Paese ci garantisce di guardare al futuro con una maggiore consapevolezza e con più possibilità di fare scelte giuste. Attraverso la memoria delle nostre singole testimonianze, trasformiamo l’attualità in storia. Mantenendo vivi i valori nel nome dei quali i nostri familiari hanno donato le loro vite ci fa trovare maggiore forza nelle azioni quotidiane di ognuno di noi verso il cambiamento, verso la libertà. Fare, agire, partecipare. E mi domando cosa significano.

Libera ha capito che l’educazione alla legalità è uno degli aspetti fondamentali per favorire la vita democratica del nostro Paese. Ha capito che soltanto ricordando e salvaguardando la memoria di ciò che è accaduto nel nostro Paese manteniamo viva la nostra identità. La maggiore condivisione delle nostre storie rende difficile dimenticarle. Ricordarle tutte fa sì che rappresentino e costituiscano l’identità del nostro Paese. Fare non è una scelta. Fare è un dovere verso chi non c’è più. Ed è un dovere non solo di noi familiari, ma di tutti. Tutti dobbiamo camminare insieme per rendere sempre più forte la memoria. E quel cammino diventa un abbraccio in una giornata particolare: la giornata della memoria e dell’impegno. E quest’anno ci ritroviamo a Latina: Radici di memoria frutti d’impegno. Le nostre radici sono la memoria, memoria delle nostre storie che diventa storia del nostro Paese. Il frutto è l’impegno di tutti nel far sì che le mafie siano sconfitte e che quei valori siano vivi. Certo l’impegno non si consuma solo in quella giornata, non si consuma nel ricordo delle vittime, non si consuma nelle denunce delle attività malavitose, ma è la presa in carico di un percorso che deve attraversare e coinvolgere tutto il nostro agire quotidiano. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte.

Mi piace ricordare, in un momento in cui si pensa solo a cambiarla e non a renderla viva, l’art. 3 della nostra Costituzione che richiama per tutti il dovere di contribuire a spianare la strada della partecipazione, ovvero alla democrazia: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche  che, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Essere Libera, essere liberi non è solo un sogno ma un progetto di speranza, che si costruisce ogni giorno nelle coscienze che decidono di rischiare per gli altri, contro il condizionamento quotidiano e costante che ci rende schiavi. E allora ritroviamoci a Latina per continuare con maggiore convinzione e forza quella strada che abbiamo scelto di percorrere tutti insieme. Insieme a tutte le vittime. Insieme a tutte le loro storie. Insieme a quei valori radici del nostro impegno. Con la certezza di raccoglierne i frutti.

 

*Stefania Grasso, coordinatrice  Libera Memoria 

Fonte: La Via Libera – Speciale 22 marzo – Scarica qui il Periodico di approfondimento di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

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