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Nuovo colpo a clan Fasciani di Ostia, sequestri e arresti

di redazione il . Lazio

Duecento Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una vasta operazione nei confronti di un sodalizio di stampo mafioso, radicato sul litorale laziale. 16 le persone arrestate, accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di beni.10 le attività commerciali sequestrate tra cui il Faber Village, uno dei lidi più in voga del litorale romano per un valore complessivo di stima pari a oltre 6 milioni di euro.

Ancora un colpo al clan Fasciani, già accusato di aver messo le mani su gran parte del tessuto economico del litorale romano. L’avrebbe fatto, come conferma anche l’indagine della Guardia di Finanza, servendosi di prestanome attraverso i quali costruire società che operano poi nei settori ” a rischio” – come confermato dal procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, nell’intervista rilasciata a Libera Informazione alcune settimane fa: ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche. Storie già emerse nelle prime udienze del processo in corso a Roma contro componenti del clan Fasciani – Triassi accusati di associazione mafiosa e di numerose attività illecite.

Dalle indagini coordinate dalla Dda locale è emerso che  i Fasciani avrebbero scelto la strategia della “sommersione” mimetizzandosi nel tessuto socioeconomico del litorale, cercando di nascondere i patrimoni illeciti, preservandoli da provvedimenti giudiziari ma che sarebbe risultato “pervasivo” il controllo sul territorio. Usura, estorsione e narcotraffico, secondo gli investigatori,  le tre principali attività da cui arriverebbero i “guadagni” illeciti del clan operante a Ostia. Il procuratore aggiunto, Michele Prestipino, durante la conferenza stampa di ieri, ha precisato: “Siamo ancora in una fase di indagine preliminare che solamente dopo i diversi gradi di giudizio potrà trovare reale riscontro”. “Intanto abbiamo individuato un primo livello di occultamento dei beni che sembrano essere tutti riconducibili ai Fasciani. A Roma ci sono tante e diverse presenze di criminalità organizzata, quello che adesso dobbiamo cercare di capire e quale sia il rapporto esistente tra queste realtà criminali”.

“E’ profonda la nostra gratitudine alle forze dell’ordine e ai magistrati – scrive in una nota Libera – che stanno finalmente facendo luce su un’organizzazione criminale potente e ramificata. Ma l’operazione di oggi chiama sempre di piu’ tutti a reagire, nessuno escluso: dalla corresponsabilità delle Istituzioni alla partecipazione e al coraggio della denuncia da parte dei cittadini”.

“E’ per queste ragioni che come Libera – spiegano – ci siamo costituiti parte civile al processo contro il clan Fasciani, che si è aperto lo scorso gennaio presso la X sezione del tribunale di Roma. E’ importante farlo in tanti luoghi, anche a Ostia, dove i clan, grazie a importanti coperture, per molto tempo l’hanno fatta da padrone. Le infiltrazioni mafiose, che interessano quel territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano infatti con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l’orgoglio di una comunità che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici”.

 

Clicca qui per leggere il resoconto dell’ultima udienza del processo Fasciani – Triassi

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