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Nasce un presidio universitario di Libera a Perugia ed è dedicato alla giovane Rossella Casini, vittima della ‘ndrangheta

di redazione il . Calabria, Umbria

E’ nato il presidio universitario di Libera Perugia, “Rossella Casini”: un progetto fortemente voluto da un gruppo di universitarie e universitari motivate/i e che credono fortemente nella causa portata avanti dall’associazione Libera dalla data della sua fondazione, ovvero il 25 marzo 1995. L’intento principale è quello di diffondere e promuovere tra le nuove generazioni una sana cultura della legalità, proponendo incontri, conferenze, cineforum, caffè letterari.

Chi è Rossella Casini. Rossella nasce a Firenze nel 1956. La prima parte della sua esistenza è tranquilla: vive esperienze di vita comuni a tutte le ragazze della sua età e quando arriva il momento, decide di iscriversi all’università, nell’ateneo della sua città natale. Corre l’anno 1977 quando, in ambiente universitario, incontra il calabrese Francesco Frisina. I due iniziano a frequentarsi, sono innamorati e tutto va per il meglio, fino a quando la mafia non si infiltra nelle loro vite: il padre di Francesco viene ucciso per un regolamento di conti tra mafiosi e lo stesso ragazzo, rischia di perdere la vita. Rossella, che comprende la gravità della situazione, estranea e contraria ai meccanismi omertosi che circondano le vite degli affiliati alle cosche ‘ndraghetiste, va a denunciare alle forze dell’ordine questi tragici eventi, chiedendo di fare lo stesso al fidanzato. Con questo suo atto, Rossella firma la sua condanna a morte: convocata in Calabria dalla famiglia di lui qualche tempo dopo, per ritrattare le confessioni, la coraggiosa fiorentina non farà più ritorno a casa sua. 13 anni di silenzio seguono la sua morte, avvenuta nel febbraio 1981. E’ solo con le dichiarazioni di un pentito, che si arriverà a conoscere la tremenda storia della “straniera”, uccisa barbaramente per lavare il disonore della famiglia.

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