NEWS

Calabria. A fuoco le auto di un giornalista e della moglie

a cura di Ossigeno per l'informazione il . Calabria

OSSIGENO – Erano parcheggiate sotto casa. Pochi giorni fa bruciata quella di una collega dello stesso giornale. “Immagino sia a causa del mio lavoro”, dice Pino Lombardo.  L’automobile del professore in pensione e collaboratore della Gazzetta del Sud Pino Lombardo e quella della moglie – Annamaria Bova – sono bruciate completamente la sera dell’8 febbraio a Locri (Reggio Calabria). I mezzi – un’Alfa 156 e una Fiat 600 – erano parcheggiate nel cortile del condominio. Vigili del Fuoco e Carabinieri, che indagano sull’episodio, hanno accertato che erano state cosparse con liquido infiammabile. Chi ha scatenato l’incendio ha dovuto scavalcare il muro di cinta del condominio, alto un metro e mezzo. Pochi giorni fa, ancora in Calabria e sempre lungo la costa jonica, a Montepaone (provincia di Catanzaro), erano andate a fuoco quattro auto: una era quella usata abitualmente dalla giornalista Sabrina Amoroso, anche lei corrispondente locale della Gazzetta del Sud. La cronista aveva detto ad Ossigeno di non avere elementi per sostenere si trattasse di un atto connesso alla sua attività di giornalista.

CHI È – Pino Lombardo, che si occupa di politica da Locri e dintorni, invece crede che si possa trattare di un’intimidazione per qualche suo recente articolo. “Fra tutto quello di cui mi sono occupato, ci può essere stato qualcosa che ha dato fastidio a qualcuno. Ogni tanto mi è capitato di ricevere osservazioni pesanti dopo un mio articolo, ma mai minacce concrete”, racconta ad Ossigeno. “Ultimamente”, continua, “mi sono occupato in particolare della discarica di Casignana – un comune sciolto qualche tempo fa per infiltrazione mafiosa – chiusa perché satura. Qualcuno però vorrebbe che venisse riaperta. Alcuni sindaci della zona hanno però detto di essere contrari all’ampliamento del sito. Qualche giorno fa è venuto Riccardo Iacona di Presadiretta per realizzare un servizio”.

“Ho scritto molto di recente anche di sanità: ho descritto i casi di spreco delle risorse che ci sono nell’area fra Locri e altri 42 comuni vicini. Ho parlato dei reparti a scarso di personale e quelli in cui abbonda.”, racconta Lombardo.

PRECEDENTI – Già nel 1999, quando si occupava di cronaca, qualcuno, ricorda, aveva tentato di incendiare la sua auto, parcheggiata lungo la strada. Un passante però, sentendo un forte odore, chiamò i carabinieri, che trovarono tracce di micce, fiammiferi e benzina.

“Chi compie atti del genere secondo me rivela da un lato profonda vigliaccheria e dall’altro la mancanza di argomenti a supporto di presunti torti subiti”, spiega il cronista.

SOLIDARIETÀ – “Piena e convinta solidarietà a Pino Lombardo ed alla Gazzetta del Sud” è stata espressa in una nota dal vicesegretario nazionale della Federazione della Stampa e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria Carlo Parisi. “Non è certo con vili atti di violenza come questo – ha dichiarato – che si riuscirà a mettere il bavaglio a quanti sono impegnati ad informare correttamente i cittadini in nome del diritto di critica e di cronaca e della libertà di stampa”.

“Il vile attentato contro il collega Pino Lombardo” denota, “ancora una volta, il clima di violenza in cui sono costrette a vivere le persone perbene di quella città. L’unico torto che si può ascrivere a Pino Lombardo è di avere sempre raccontato la verità, una strada non gradita da chi è abituato a dominare con la barbarie intimidatoria”, ha scritto il componente del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Filippo Diano. Solidarietà è stata espressa anche da mons. Cornelio Femia, amministratore diocesano di Locri e dal sindaco della città Giovanni Calabrese. “Tale gesto, come quelli perpetrati di recente ai danni di amministratori ed imprenditori locresi, mortificano ed umiliano una città che ha voglia di riprendersi lasciandosi alle spalle tanti momenti tristi che purtroppo hanno caratterizzato in modo negativo la storia gloriosa di una città e del suo popolo onesto”.

Anche Ossigeno esprime al giornalista la sua vicinanza, ricordando che nel corso del 2014 ci sono stati almeno 73 giornalisti minacciati o intimiditi nel nostro paese, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio.

MF

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link