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Il boss Saro Mammoliti in fuga dopo la condanna: irreperibile dal 29 gennaio

di redazione* il . Calabria

Dal 29 gennaio scorso si sono perse le tracce del boss pentito Saverio “Saro” Mammoliti, capo della cosca attiva a Oppido Mamertina, da tempo ai domiciliari in una località protetta. Lo scorso 28 gennaio il boss, dal 2003 collaboratore di giustizia, era stato condannato a 13 anni e 10 mesi di carcere dal Tribunale di Reggio Calabria per i gravi reati commessi nel territorio della Piana di Gioia Tauro e per i danneggiamenti compiuti sui terreni confiscati e assegnati alla Cooperativa Valle del Marro, ma quando i carabinieri di Tivoli sono andati a eseguire il provvedimento, il boss era svanito.

La fuga del boss è stata confermata dal procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho. Al momento non si hanno notizie di Mammoliti, nè di eventuali complici che possano aver contribuito alla sua fuga.

Il “pentimento”. Saverio Mammoliti, detto “Saro”, di 72 anni, aveva iniziato a collaborare con la magistratura nel 2003, mentre si trovava detenuto per scontare una condanna per associazione mafiosa. E scelse un modo pubblico per rendere nota la sua decisione. Il 21 maggio 2003, infatti, collegato in videoconferenza con i giudici della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria che lo dovevano giudicare, Mammoliti lanciò un appello a rompere l’omertà e denunciare i propri misfatti collaborando con la giustizia.

Il ritorno in carcere – Non tutti, però, credettero ad un reale pentimento del boss che, nel novembre del 2012 tornò in carcere. Mammoliti, insieme al figlio Antonino ed al figlio illegittimo Danilo Carpinelli, fu arrestato dai carabinieri nell’ambito di un’operazione contro la cosca Mammoliti-Rugolo. Al boss veniva contestata una tentata estorsione alla cooperativa di Libera Terra Valle del Marro. In particolare, Mammoliti avrebbe cercato di imporre ai giovani di Libera di rinunciare ad acquisire dei terreni confiscati alla sua cosca. La cooperativa subì anche il taglio di 640 alberi ed il danneggiamento di alcuni mezzi.

Fuggito dopo la sentenza – Ritenuto un “pezzo da novanta” nel panorama ‘ndranghetistico, Mammoliti aveva poi ottenuto gli arresti domiciliari in una località protetta. E dopo avere saputo l’esito del processo che lo vedeva imputato per quella estorsione, Mammoliti ha deciso di darsi alla fuga senza attendere l’arrivo dei carabinieri che adesso lo stanno cercando.

 

[Scirocconews]

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