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Il Premio Morrione e la passione per le inchieste

di redazione il . Emilia-Romagna, Lazio

“Il principio di responsabilità e il principio di professionalità” rimangono – anche nell’era della rivoluzione digitale –  i due cardini fondamentali del mestiere del giornalista. A ricordarlo, in una intervista custodita negli archivi Rai e trasmessa ieri a Roma durante l’iniziativa “Illuminare gli angoli bui nel mondo”, è Roberto Morrione, cui il premio giunto alla sua terza edizione, è dedicato. L’impegno di Morrione, scomparso nel 2011 dopo una lunga malattia, per una informazione corretta, libera e sempre al servizio dei cittadini, nell’interesse della società civile, è stato il filo conduttore di una lunga carriera in Rai prima e di impegno nell’associazionismo e nell’informazione “dal basso” negli ultimi anni della sua vita. E, come testimonia la crescita costante del premio che porta il suo nome, rimane ancora oggi il faro che guida le nuove generazioni di giornalisti che continuano ad appassionarsi al mestiere e alle inchieste.

I finalisti.  A vincere questa edizione del premio Morrione sette giovani giornalisti premiati ieri a Roma durante la serata condotta dal direttore di Radio3, Marino Sinibaldi. Fra loro, Alessandro Accorsi e Giulia Bertoluzzi, freelance italiani con base al Cairo, vincono con un progetto d’inchiesta legata al saccheggio e contrabbando internazionale di antichità egizie. L’inchiesta che realizzeranno, con la supervisione e la guida di Mario Sanna di Rainews24, intende seguire le tracce del contrabbando delle antichità egizie. Partendo dal ritrovamento clandestino per arrivare poi in Europa e il ruolo giocato dalle mafie internazionali. Un team di  quattro, giornalisti Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi, Valentina Vivona, vincono con il progetto d’inchiesta “Anelli di fumo”. Con questo progetto intendono ricostruire le vere dimensioni del fenomeno dei roghi tossici che interessa la zona di Roma Est dove, solo durante il 2013, sono stati registrati più di 60 interventi da parte dei vigili del fuoco. “La finalità dell’inchiesta  – spiegano – è quella di accertare l’esistenza, a Roma, di un sistema di gestione illecito dei rifiuti in cui le aziende e i centri di raccolta smaltirebbero, mediante i roghi, gli scarti di produzione pericolosi”. Saranno sostenuti in questo delicato percorso dal giornalista Alessandro Gaeta del Tg1.  Infine, il giovane Lorenzo Pirovano, porta invece in finale una inchiesta dal titolo “Tir: viaggi di sfruttamento”. Con la guida di Francesca Barzini (TG3), proverà ad illuminare un settore piuttosto sconosciuto ai più: l’autotrasporto. L’inchiesta farà luce sui contratti di lavoro offerti da numerose compagnie di autotrasporto italiane potrebbero essere illegali e macchiati da reati di tipo estorsivo-penale.  “Fino a pochi anni fa, l’autotrasporto, era un’occupazione molto remunerativa – spiega: la domanda di lavoro superava l’offerta e le aziende di logistica facevano a gara per aggiudicarsi i camionisti migliori. Poi si è aperto il mercato europeo e numerose imprese hanno iniziato ad offrire redditi più bassi con carichi di lavoro maggiori”.

Un premio in crescita, anche all’estero. Alla terza edizione del Premio hanno partecipato 66 soggetti di inchiesta elaborati da 123 aspiranti giornalisti . “Un trend in netta crescita: rispetto allo scorso anno sono arrivati diciassette progetti in più” – spiegano i promotori del bando di concorso.  Tanti i temi trattati e in particolare sono cosi suddivisi:  ambiente (19%), immigrazione (12%) e mafia (9%). La suddivisione geografica indica la grande “sete” di giornalismo d’inchiesta che c’è al Sud: il 37% dei partecipanti arriva dal meridione, contro il 28% del nord e il 20% del centro. L’1,7% partecipa dall’estero: una minoranza significativa che sottolinea l’eco internazionale dell’iniziativa.  “Nello specifico – alcuni temi oggetto dei progetti di inchiesta – spiegano gli organizzatori, sono stati: l’aspetto storico con la Strage dei Georgofili e quello di attualità con lo sfruttamento dei lavoratori a Prato, l’immigrazione dalla Siria, il traffico dei minori, il precariato, il lavoro nero, il contrabbando, la Tav. Come emerge dalla cifre, in molti hanno preferito formare un team per portare avanti il lavoro.

Il giornalismo d’inchiesta per illuminare gli angoli bui nel mondo.Non è mai esistita un’età dell’oro per il giornalismo d’inchiesta” – spiegava Morrione nell’intervista realizzata in Rai e trasmessa ieri, ma la sua funzione come recita anche il titolo della serata  rimane quella di “illuminare gli angoli bui”. Un compito necessario e vitale, ribadito con forza dalla presidente della giuria del premio Morrione, Marcella Sansoni, e dai numerosi interventi di giornalisti, colleghi e amici di Roberto Morrione. “Di Morrione – dichiara l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera – ho molti ricordi legati a progetti cui abbiamo preso parte insieme. Ricordo fra le altre cose che quando in una riunione interveniva lui cominciavo a prendere appunti”. “Di Morrione – ricorda Ravera –  mi colpì negli anni la generosità: la sua capacità di lanciarsi nei diversi progetti come se fosse la prima volta mentre, invece, era all’apice della sua carriera. Dietro questo atteggiamento celava una eterna giovinezza, passione e, appunto, generosità”. A seguire in un incontro intitolato “Una questione di sguardo”, moderato dal giornalista, Stefano Lamorgese (Rainews24) in cui il pluripremiato regista Pietro Marcello (“La bocca del lupo”, vincitore del Torino Film Festival 2009; “Il passaggio della linea”, etc.) ha raccontato il suo personalissimo punto di vista sul mondo. Insieme all’Ad di Eutelsat Italia, Renato Farina, hanno ragionato su una prospettiva originale per leggere ciò che è in atto e per raccontare “come si guarda  la realtà, soprattutto oggi a partire dalle nuove tecnologie”. Il premio, lo ricordiamo,  è promosso da: Regione Lazio, Assemblea Legislativa Emilia Romagna, Rai, Rainews 24, Raiwold, Eutelsat, Albaraka, FNSI, USIGRAI e Misteri di Italia e realizzato in collaborazione con: Articolo 21, Rai Teche, Liberainformazione.org, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Tavola della Pace, UCSI, Premio città di Sasso Marconi, Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna. Sono Media partner: Rainews24, Internazionale, Rai RadioTre.

Per tutte le informazioni sul premio Morrione – www.premiorobertomorrione.it

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Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

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